«Un grande sardo e un grande sardista, capace non solo di far nascere, insieme a Camillo Bellieni e ad altri reduci, una forza politica che si appresta a celebrare i 100 anni di storia, ma anche di dare voce a quel ‘sardismo diffuso’ forte oggi come allora, in Sardegna e tra i Sardi nel mondo.»
Il presidente della Regione e segretario nazionale del Partito Sardo Christian Solinas ricorda con queste parole il 130° anniversario della nascita di Emilio Lussu, figura di spicco nel panorama politico sardo e nazionale del primo e del secondo dopoguerra.
Dalla sua idea e dal suo orgoglio di combattente, Capitano del 151° Reggimento di Fanteria “Sassari”, nacque all’indomani della Grande Guerra l’associazione dei Combattenti e Reduci, nella cui assemblea del 1920, insieme a Lionello De Lisi, Lussu presentò la Carta di Macomer, manifesto politico che fu la base politica e sociale del Partito Sardo d’Azione.
Emilio Lussu, insieme a Camillo Bellieni e Davide Cova, fondò il Partito Sardo d’Azione nel 1921. Una forza politica che coinvolse e animò tutte le fasce della popolazione sarda e si caratterizzò con il sostegno a lotte sociali di riscatto ed emancipazione e di rinascita economica e culturale, portando per la prima volta la “questione sarda” all’attenzione del Parlamento e della politica nazionale.
Quattro volte decorato al valore militare, con 2 medaglie d’argento e 2 di bronzo, più volte ferito in battaglia, combattente della Resistenza a Roma e nella guerra civile spagnola con Giustizia e Libertà, Lussu sostenne con forza e indomabile passione le ragioni della Sardegna, ricorda il presidente Solinas, nel suo lavoro parlamentare, membro dell’Assemblea Costituente, ministro dell’Assistenza postbellica nel Governo Parri e ministro per i rapporti con la Consulta nel Governo de Gasperi, e come senatore per 4 legislature.
Avvocato, giornalista e scrittore, descrisse con immortale sensibilità l’orrore della guerra in “Un anno sull’altipiano” e con arguzia e ironia l’Italia prefascista e le debolezze della Famiglie Reale in “Marcia su Roma e dintorni”.
«Un patrimonio culturale e politico, quello di Emilio Lussu – conclude il presidente Christian Solinas -, di valore immortale non solo per il Sardismo, ma per l’intera Sardegna che oggi lo ricorda.»