In un’Italia che attraversa le difficoltà di un momento storico durissimo, c’è un fermento, un “sottobosco” umano che si muove instancabile per trovare una strada e mettersi al servizio del bene comune. È un fermento che caratterizza i luoghi fisici e immateriali dove la creatività nasce, si alimenta e si trasmette. È nata così la mobilitazione creativa IED per l’ITALIA, da uno spirito solidale e da uno dei luoghi simbolo della creatività, l’Istituto Europeo di Design. La grande sfida che un network come IED si trova oggi ad affrontare ha sfaccettature diverse: rispettare il suo mandato formativo, tenere saldo il senso della community, riuscire a trasformare i vincoli in opportunità e occasioni di miglioramento, trovare nuove prospettive e mettere il Design al servizio della società.
«Oggi siamo più che mai consapevoli d’essere parte di una comunità globale e quindi anche le soluzioni devono essere globali, che la forza risiede nell’unione e non nella divisione – dichiara Emanuele Soldini, direttore IED Italia. Quando si tratta di dover reagire a emergenze come quella che stiamo affrontando, si mettono in campo le energie migliori e l’uomo riesce a lavorare insieme all’altro, trovando soluzioni e sviluppando progetti mai pensati prima. IED per l’Italia nasce da queste convinzioni, è una chiamata a raccolta dei creativi che compongo la comunità IED e non solo, affinché tutte le loro migliori idee non vadano perse, ma anzi supportate nel loro sviluppo e messe al servizio del bene comune.»
È così che IED ha coinvolto tutta la sua community che, considerando studenti, alunni, docenti e staff, conta più di 15.500 persone, con l’impegno d’essere collettore di proposte e progetti che rispondano alle molte domande che stanno nascendo in questo periodo, supportando e facilitando il loro sviluppo. Un invito a proporre le proprie idee in ambito prodotto, servizi, comunicazione o altro attraverso la compilazione di un’application. Nella domanda di partecipazione è stato chiesto di descrivere a chi è rivolto il progetto, a quale necessità risponde, lo stato di avanzamento e di cosa ha ancora bisogno per essere finalizzato: sviluppo (supporto di collaboratori, tecnici o fornitori), produzione (supporto di strutture produttive) o attività di comunicazione.