«A nome del presidente Solinas, ringrazio il sindaco di Bauladu, l’amministrazione comunale, le autorità civili e religiose e tutti i cittadini oggi presenti per il coinvolgimento in questa cerimonia, lodevolmente voluta dall’amministrazione comunale, per celebrare l’inaugurazione del nuovo monumento ai caduti, che vuole certamente essere il più affettuoso e partecipato omaggio che la Comunità di Bauladu intende rivolgere ai propri concittadini, e più in generale a tutti i caduti, che nelle guerre hanno sacrificato il bene supremo della vita in difesa della Patria.»
Lo ha detto l’assessore degli Affari Generali, Andreina Farris, che questa mattina è intervenuta in rappresentanza del presidente della Regione Christian Solinas all’inaugurazione del nuovo monumento ai caduti a Bauladu, alla presenza del prefetto di Oristano Salvatore Angieri e dei sindaci del territorio.
«Quello odierno – ha proseguito l’esponente della Giunta – è un momento significativo, di ricordo della memoria di questi cari figli i quali, chiamati alle armi, varcarono i confini dell’Isola per difendere una Patria e una terra ai più sconosciuta. Sardi che, proprio nel vivere il dramma quotidiano della guerra, scoprirono il senso di appartenenza identitaria ad una antica comunità che in questa occasione rinsaldò i già forti legami riscoprendo di essere popolo con propria storia, cultura, usi, costumi e tradizioni. È un sentimento speciale quello che lega i sardi alla loro isola. Un’affinità morale e spirituale che proprio in occasione della guerra esaltò i valori più alti e nobili della propria coscienza identitaria. Valori sublimati fulgidamente nelle eroiche gesta della nostra amatissima Brigata Sassari.»
Alla cerimonia era presenta anche l’assessore dell’Industria, Anita Pili, che a margine della cerimonia ha detto: «Oggi celebriamo un’occasione per mantenere viva nella comunità la memoria del grande sacrificio umano che la Sardegna ha dato nel corso delle guerre. E soprattutto per ricordarci che esiste sempre un buon motivo per trovare un accordo e fare del bene».