A Firenze, capitale della cultura e dell’arte, inizia TourismA 2021 – Salone dell’Archeologia e del Turismo Culturale. La manifestazione di tre giorni, 17/19 dicembre, ha preso il via con l’inaugurazione di questa mattina. Taglio del nastro anche per lo stand della Sardegna e dell’Unione dei Comuni della Trexenta, alla quale ha partecipato, in presenza, anche l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa.
«La Regione Sardegna partecipa a queste manifestazioni sul territorio nazionale con grande orgoglio, e per dare un segnale chiaro e forte della propria volontà di valorizzare la sua storia, in maniera autentica – ha detto l‘assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa –. I territori dell’interno devono emergere attraverso un lavoro unitario e di collaborazione, richiamando turisti interessati alla scoperta dei beni materiali e immateriali. Voglio insistere con due parole che utilizzo dall’inizio del mio mandato come assessore, che sono destagionalizzazione e fare rete. Destagionalizzare significa promuovere il turismo interno, nelle stagioni intermedie, e andare oltre dunque il concetto di Sardegna-mare-coste. I sindaci sono presenti qui fisicamente a Firenze a promuovere il proprio territorio e questo significa fare rete, anche perché i primi cittadini sono i migliori conoscitori delle bellezze dei propri comuni: abbiamo storie millenarie da promuovere e moltissime guide turistiche accreditate che possono lavorare su questo. Il turismo archeologico è dunque una grande occasione per la Sardegna.»
«E’ la terza Edizione di Tourisma alla quale partecipiamo come Unione dei Comuni della Trexenta – ha aggiunto Paola Casula, presidentessa dell’Unione dei Comuni della Trexenta -. Lo facciamo con grande gioia e onore, soprattutto dopo la pausa causata dalle chiusure per pandemia da Covid, perché queste manifestazioni rappresentano una bellissima e importantissima occasione di promozione del territorio. Un territorio, il nostro, ricco e che sta cercando di riscattarsi e farsi conoscere nel mondo per il suo importante patrimonio archeologico e culturale, sia dal punto di vista dei beni materiali e immateriali. Non vanno dimenticate infatti, oltre ai siti archeologici, alle chiese, ai monumenti, anche le bellezze naturalistiche e ambientali e le innumerevoli tradizioni legate sia alla sfera sacra che a quella più pagana, ma non meno importante, dell’enogastronomia e di tutti i festival e le manifestazioni che negli anni si sono consolidate, regalando ai visitatori esperienze di turismo sostenibile. Una importantissima notizia inoltre è che come Unione dei Comuni stiamo affidando la gestione dei siti di valore culturale e archeologico a un unico operatore che possa creare una rete tra i vari Comuni e possa realizzare un brand unico per l’offerta turistica. La presenza dell’assessore del Turismo Gianni Chessa questa mattina qui tra noi sindaci è stato un ottimo segnale di coesione e di lavoro unitario e di rete tra le comunità e l’istituzione regionale.»