Tre giorni di concerti, residenze d’artista, laboratori e incontri nel cuore della Marmilla per esplorare insieme a musicisti e artisti internazionali la cultura, le tradizioni, la storia e la natura che caratterizzano questo territorio. Da venerdì 8 a domenica 10 settembre appuntamento a Ruinas con Spectrapolis, un festival organizzato dall’associazione Heuristic in collaborazione con il Comune e l’associazione Artes et Sonos, che porterà nel piccolo centro della provincia di Oristano (appena seicento abitanti) musicisti e artisti chiamati a confrontarsi con la comunità, in una azione di scambio reciproco. Le residenze d’artista vedranno protagonisti dalla Francia il musicista Matthieu Prual e gli artisti Tony Radet, Lola Le Berre e Caroline Wehbe, mentre il cartellone musicale sarà impreziosito dai musicisti sardi Francesco Morittu, Marta Loddo, Perry Frank, Davide Cadelano e Claudia Aru.
«Dopo la prima edizione che si era svolta tra il 2017 e il 2018 a Morgongiori e che grazie a un finanziamento europeo, diretto a favorire la circolazione degli artisti e lo scambio culturale a livello internazionale, aveva coinvolto decine di artisti provenienti da India, Albania, Spagna, Francia e Italia – spiega il direttore artistico Stefano Casta – dopo cinque anni torniamo nel cuore della Marmilla con un programma di residenze artistiche pluridisciplinari. Gli artisti entreranno in contatto con la popolazione locale e vivranno un’esperienza di scambio umano e culturale ai ritmi delle nostre piccole comunità.»
Se il flautista Matthieu Prual incontrerà alcuni suonatori di laundeddas locali per conoscere i linguaggi della musica sarda e integrarli alla sua opera compositiva e performativa, l’artista visiva Lola Le Berre incontrerà la popolazione locale per raccogliere elementi dell’immaginario collettivo e sviluppare così una visione artistica coerente a partire dalla quale, realizzerà delle opere ad hoc. Sensibile al tema dell’ambiente, l’artista e ingegnere energetico Tony Radet cercherà invece di ridare vita a materiali di scarto al fine di creare opere e oggetti ricontestualizzandoli in ambito artigianale, mentre la disegnatrice Caroline Wehbe lavorerà alla stesura di un libro illustrato per l’infanzia ispirato all’antica tradizione pastorale de “sa paradura”, incontrando i pastori locali per intervistarli e ritrarre persone, animali e ambientazioni, e realizzando un laboratorio di disegno per grandi e piccoli per dare vita a uno scambio creativo intorno al tema scelto.