Tra le novità della 35ª edizione della Sagra del carciofo di Samassi quest’anno, l’amministrazione comunale ha deciso – sempre con l’obiettivo di promuovere e valorizzare il prodotto – di realizzare anche un docufilm.
Il lavoro in pellicola sarà presentato venerdì 21 marzo, alle ore 18,30, alla presenza dei protagonisti del lavoro, nell’aula consiliare di Samassi, in via Grazia Deledda 5.
Il cortometraggio, della durata di 15 minuti circa, racconta la storia di una varietà specifica: il carciofo violetto. La varietà è coltivata dagli anni ’60 ed è ormai endemica sul territorio di Samassi, e ha acquisito caratteristiche di adattamento al territorio. La sua coltivazione ha un valore commerciale importante grazie all’attitudine alla trasformazione e rappresenta una fetta di rilievo della carcioficoltura della comunità samassese e del Medio Campidano. Per questi e altri motivi si è deciso di valorizzare ulteriormente questa varietà di carciofo e di non disperdere il grande patrimonio umano a disposizione. È nata da qui l’idea di affidare al giovane e brillante regista Andrea Mura la realizzazione di un docufilm sul carciofo Violetto di Samassi.
Nel docufilm realizzato in collaborazione con l’Associazione Città della Terra Cruda e patrocinato dalla Regione Autonoma della Sardegna , sono stati coinvolti diversi soggetti istituzionali quali l’agenzia Laore, l’agenzia Agris, la Società umanitaria – Cineteca Sarda e la costituenda Comunità di tutela e del cibo della Sardegna sud occidentale denominata “INCOMUNIS”, oltre naturalmente alla Cooperativa La Collettiva di Samassi e diverse aziende agricole locali che tuttora portano avanti la coltivazione.
La giornata di venerdì, dalle 10.00 alle 13.00, sarà caratterizzata anche dalla visita degli alunni della Scuola primaria a Casa Pau e Casa Zara. Alle 17,30, spazio alla tavola rotonda “La filiera del carciofo: la sfida dei nuovi mercati”. Educazione tour, marchi di qualità, innovazione” curato dal comune di Samassi e dall’agenzia LAORE, presso l’aula consiliare in via Grazia Deledda, 5.