Il piazzale della Pace di Alghero sarà il teatro della seconda edizione del “Festival del turismo itinerante e delle attività ludico sportive all’aria aperta”, in programma dall’1 al 3 ottobre.
Da cinque edizioni, ormai, lo Spazio T e la direttrice artistica Chiara Murru celebrano l’arte di strada, le discipline circensi come strumento di riappropriazione collettiva delle strade, delle piazze, del centro, dei quartieri periferici, delle borgate, dei cortili delle scuole con una missione dichiarata: rendere fruibile ogni luogo che ha perso la sua funzione originaria e non ne ha ancora riacquistato un’altra. È stato così anche quest’anno attraverso la creazione di un villaggio nel cortile delle scuole di via Giovanni XXIII, attraverso le incursioni artistiche di strada e nella straordinaria esperienza di “Cross”, una camminata esperienziale, in solitaria, scandita tracce audio che in cuffia accompagneranno il partecipante alla scoperta di squarci di città dati per scontati, non vissuti, quasi invisibili.
Un evento che, nelle intenzioni degli organizzatori, vuole essere più forte della pandemia, il lockdown, il coprifuoco e le altre restrizioni per via del coronavirus. «Oltre alla riscoperta di escursionismo, cicloturismo e altre attività che tipicamente si svolgono nella natura, al di là delle attività sportive e ricreative ad alto coefficiente di sostenibilità e di compatibilità ambientale – sottolineano gli organizzatori –, è emersa una diffusa necessità di riappropriarsi degli spazi pubblici che ospitano e determinano la vita sociale. Un’esigenza collettiva che ha reso tutti più bambini e che ha imposto a chi governa il territorio di ripensare i luoghi della socialità, di renderli nuovamente fruibili, di favorire processi di rigenerazione che diano il via a virtuosi progetti di ridefinizione delle città e delle dinamiche sociali.»
Antonio Caria