Arzana, Lanusei e Villagrande Strisaili hanno ospitato la quarta tappa di IT.A.C. À Migranti e Viaggiatori – Festival del Turismo Responsabile!
«IT.A.C. À è una sorta di canale di sintesi – dice la consigliera del comune di Villagrande Strisaili Laura Mameli – di quanto di bello e buono offre il nostro territorio a chi vuole venire a scoprirci ma aggiungo che è anche un promemoria per noi che lo viviamo il territorio, perché spesso non ci rendiamo conto di cosa abbiamo attorno e di quanto in realtà, preservandolo è esso stesso in grado di offrire in termini di opportunità. Sebbene il turismo sostenibile abbia uno sviluppo lento, sono sicura e siamo sicuri che potrà essere, nel lungo periodo di beneficio per le comunità.»
«Che si stia insieme tre giorni o solo uno, che si parli di storia, di natura, di ambiente o dei piaceri della buona tavola – aggiunge la consigliera del comune di Lanusei e coordinatrice del festival Daniela Sanna – che lo si faccia camminando nel bosco o guardando le stelle, il fil rouge principale che la Tappa Ogliastra di IT.A.C. À propone per il quarto anno consecutivo, è sempre lo stesso: il legame che si crea con il viaggiatore. Legame di radici, di sentimenti, di idee, che ci hanno portato con il coraggio di tre comuni e il grande cuore di chi ha messo a disposizione le sue energie, a trasformare le poche risorse economiche disponibili, la tanta vitalità e l’entusiasmo in un Festival che non si esaurisce nei soli due week end di questa edizione ma che ha dato gambe a legami che dureranno nel tempo, che saranno di certo ritorni e nuovi incontri. E’ questo che è in grado di fare la cultura dell’accoglienza: ricompatta anche se in un tempo breve la sua complicità con i viaggiatori e i luoghi, creando anche quest’anno un inedito quanto gustoso mix di scambio tra culture e tradizioni che fanno bene.»
«C’è bisogno di Festival come IT.A.C.À – dice Diego Piras, assessore alle Attività produttive del comune di Arzana – per noi questa esperienza è stata una sorta di prova generale di collaborazione, IT.A.C. À ha significato ancora meglio unire le forze tra paesi che hanno gli stessi bisogni in tema di promozione: quello di fare una politica del turismo lento, che abbia voglia di sostenere non solo i singoli territori ma che faccia un racconto autentico dell’Ogliastra rispettando le particolarità che ci caratterizzano. La Tappa Ogliastra IT.A.C.À quest’anno, la seconda per noi, è diventata ancora meglio un progetto turistico, umano e culturale fondato sulla voglia di portare nuovi stimoli in un territorio fertile e che grazie al Festival ha messo in luce le energie buone che ha questa terra. Per questo siamo grati a tutti gli amministratori che hanno collaborato, alle guide, agli allevatori, al gruppo folk, ai musicisti, agli esperti che ci hanno ispirato con la loro passione per il Gennargentu, passione cha ha coinvolto tutti noi che continueremo a seguire la motivazione che questa esperienza ci ha dato.»
Antonio Caria