Si è chiusa in un crescendo di emozioni la Sartiglia 2022. Una manifestazione in forma ridotta, perché ancora condizionata dall’emergenza sanitaria, senza corsa alla stella, né pariglie, ma capace di suscitare ugualmente emozioni ed entusiasmo.
Dopo la Sartiglia del Gremio di San Giovanni e la Sartigliedda della Pro Loco, ieri è toccato al Gremio di San Giuseppe con Su Componidori Livio Urru e la sua pariglia composta da su segundu Giuseppe Sedda e da su terzu cumponi Attilio Balduzzi.
La giornata si è aperta con la vestizione in via Solferino, nella Casa Pruneddu, seguita dal corteo dei cavalieri in via Duomo, l’incrocio delle spade e la benedizione della folla e della città.
Tanti anche oggi gli oristanesi che hanno vissuto con emozione in presenza e ancora di più quelli che lo hanno fatto attraverso una delle tante dirette, televisive, via web e sui social, o da uno dei maxi schermi posizionati in città, a cura dell’Assessorato comunale alla Cultura e della Fondazione Oristano. Le musiche dei tamburini e dei trombettieri hanno accompagnato tutti i momenti e i rituali della giornata.
L’appuntamento con la corsa alla stella e con le evoluzioni delle pariglie è rinviato al 2023.
«Un momento di ripartenza per l’intera comunità, beneaugurante per il futuro – ha sottolineato il sindaco e presidente della Fondazione Oristano, Andrea Lutzu -. La vestizione di Livio Urru, la sua trasformazione in Componidori ed il successivo passaggio in via Duomo, hanno concluso una Sartiglia, comunque, storica. I cavalieri sono stati straordinari, ma è giusto ringraziare tutti coloro che si sono spesi per organizzare questa edizione: Gremi, Fondazione, Istituzioni, Forze dell’ordine, personale del Comune e della Polizia locale.»
Antonio Caria