Raccontare una Sardegna da vivere e visitare tutto l’anno, promuovere un’isola accogliente d’inverno e d’estate, con un patrimonio naturalistico, culturale, storico ed enogastronomico unico è l’obiettivo dell’Associazione Camperisti Torres che i suoi partner hanno affidato al Festival del turismo itinerante e delle attività ludico sportive all’aria aperta, in scena ad Alghero sino al 3 ottobre.
Una rassegna ricca di eventi, attività ludiche e sportive all’aria aperta, escursioni, visite guidate nella città e nei parchi, stand alla scoperta delle eccellenze artigianali, agroalimentari ed enogastronomiche. La kermesse algherese sarà una vetrina sul turismo attivo caratterizzato dal viaggio, dal rapporto diretto coi luoghi, col patrimonio di biodiversità animali e vegetali, con le comunità, la loro storia, le loro tradizioni e le loro identità linguistiche, culturali e artistiche.
«Vivere all’aria aperta è una tendenza che andava consolidandosi in modo marcato già prima del 2020 – ha dichiarato Rosario Musmeci, presidente dell’Associazione Camperisti Torres –. Nel 2019 le vacanze outdoor in Italia hanno fatto registrare 81milioni di presenze, di cui 42milioni di stranieri con una tendenza a crescere dell’1%tra il 2017 e il 2019. Ma è una tendenza che il periodo dell’emergenza sanitaria ha accelerato. Dentro il fenomeno del turismo outdoor cresce la tendenza relativa al turismo itinerante. Nel 2019 sono stati circa 200mila i passeggeri arrivati in Sardegna usando il proprio camper o il caravan sharing, con un incremento medio annuo attorno al 10%, anche tra i sardi.»
«L’appuntamento di questo weekend – ha aggiunto il presidente della Fondazione Alghero, Andrea Delogu – è anche l’occasione per ragionare sulla necessità di fare in modo che il fenomeno del camperismo e del turismo itinerante in genere siano valorizzati anche attraverso una coerente regolamentazione. È necessario prendere coscienza che questo segmento cresce, il festival può essere l’occasione per offrire qualche spunto al legislatore nazionale e regionale.»
Antonio Caria