Se ne prende cura ogni cambio di Amministrazione ma più in generale quando c’è bisogno di un intervento manutentivo. Dante Bardino è il “custode” del portone di via Columbano.
Un omaggio che ha avuto inizio negli anni ottanta, Giunta Loffredo, quando Dante Bardino, su sollecitazione dell’allora assessore dei Lavori pubblici Michele Sotgiu, recuperò il portone che portava forti i segni dell’incuria tanto da essere destinato allo smaltimento. In questi giorni a rimesso a nuovo legni e ottoni, come suo solito, ricevendo i complimenti del sindaco Mario Conoci che ha voluto ringraziarlo a nome dell’Amministrazione. Il portone compie121 anni: il lavoro di «realizzazione del nuovo portone della casa comuna» fu commissionato dalla Giunta municipale il 1 marzo 1889 all’artigiano Salvatore Castellaccio per la somma di lire 150. La raccomandazione della Giunta contenuta nella delibera fu particolarmente chiara per la consegna dell’opera: «Prima della apertura della linea ferroviaria colla quale si farebbe coincidere il collocamento della lapide ai caduti per l’indipendenza e l’inaugurazione della denominazione del Regio Ginnasio al nome dell’illustre concittadino Giuseppe Manno».
Antonio Caria