Il 17 maggio 1943 Alghero fu devastata dai bombardamenti, in quella che viene ricordata come la Nit de Sant Pasqual. A distanza di 79 anni da quel tragico evento, è ancora negli occhi di tanti uomini e donne che lo hanno vissuto. La città devastata, con oltre 150 morti, un evento luttuoso che gettò nella disperazione i cittadini algheresi. Molte furono le zone colpite: dall’Ospedale alla Cattedrale, dalle vie Carlo Alberto a via Roma e tante altre del Centro Storico. Gli esiti furono inauditi: più di 500 case distrutte e 2.000 quelle seriamente danneggiate. Il bombardamento colse nel sonno la popolazione che non aveva lasciato la città, tutti i tetti delle case del centro storico furono colpiti.Una percentuale altissima di senza tetto rimase tale per diversi anni.
«Il tributo pagato dalla nostra città è stato enorme – ricorda il sindaco Mario Conoci – ed il ricordo di allora resta ancora vivo tra la popolazione. Alghero seppe rialzarsi, rimboccarsi le maniche e riprendere a vivere. E’ nostra intenzione riprendere, con forza, il percorso avviato anni fa con la procedura di richiesta formale del riconoscimento della medaglia d’Oro al Valor Militare in favore della Città. È nostro dovere.»
Nei prossimi giorni, nell’ambito delle celebrazioni per il raduno nazionale dell’Arma Aeronautica, sono previste alcune iniziative per ricordare la data del 17 maggio, con deposizione di corona nella Piazza Sventramento e un convegno sul tema “Ricordo del bombardamento del 17 maggio 1943 e la vocazione Aeronautica della Sardegna”, organizzato dal Centro Studi Militari Aeronautici presso il Cinema “Miramare”.
Antonio Caria