Anche quest’anno, al tempo del Coronavirus, a Decimomannu non è mancata la festa in onore di Santa Greca. E’ una festa in tono minore ma che Santa Greca è riuscita a coinvolgere i fedeli che anche se non innumerevoli. Il rito sacro è stato officiato da Sua Eccellenza mons. Giuseppe Baturi.
Nella sua omelia, mons. Giuseppe Baturi ha posto l’accento sulla vicinanza alla fede che tutti dobbiamo avere e, soprattutto, sulla disponibilità nei confronti del prossimo, un’apertura totale senza condizionamenti e a tal proposito, ha fatto un forte richiamo verso i migranti e i rifugiati nella giornata Mondiale a loro dedicata.
«Questo aspetto – ha aggiunto mons. Giuseppe Baturi – deve essere per noi un chiaro messaggio per un impegno nei confronti di quanti soffrono e per aprire le porte all’accoglienza, come anche Papa Bergoglio ha posto l’accento sul problema che in questi ultimi tempi si è maggiormente acuito.»
Proprio per questo, l’arcivescovo di Cagliari ha concluso la sua omelia rivolgendo un appello ai giovani, affinché si aprano ad una nuova vita di rinascita, di impegno costruttivo per una società più a misura d’uomo ed anche inclusiva.»
«Affinché ciò possa avere una conclusione positiva – ha concluso mons. Giuseppe Baturi – sono i signori della guerra che devono porre fine all’immane tragedia di morte, laddove i rifugiati sono tutte quelle persone che pagano in prima persona con la vita.»
Armando Cusa