Grande successo venerdì sera per la prima assoluta de “Le musiche di Antonio Simon Mossa”, al Teatro Civico di Alghero, evento organizzato dall’Istituto Camillo Bellieni di Sassari in collaborazione con l’Archivio Simon Mossa e la Società Umanitaria Cineteca Sarda, con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Alghero.
Ad introdurre il concerto sono stati numerosi interventi coordinati dalla presidente dell’Is.Be Maria Doloretta Lai, che ha auspicato una circuitazione del progetto in tutta la Sardegna.
Il sindaco Mario Conoci si è detto onorato di ospitare la presentazione ad Alghero: «Una città che Simon Mossa sentiva profondamente sua e alla quale resta legato per le grandissime testimonianze delle sue capacità architettoniche, ma anche in riferimento ai suoi pensieri culturali e politici».
La scoperta delle composizioni si è rivelata una sorpresa per gli stessi familiari, come ha spiegato il figlio Pietro Simon: «È stata una scoperta anche per noi figli, che avevamo sempre conosciuto la passione di papà per la musica, ereditata da nostra nonna. Sapevamo che suonava tanti strumenti, ma non immaginavamo che avesse composto musiche. Quando mia cugina da Pisa ci ha informato che aveva recuperato degli spartiti firmati da lui, li abbiamo mostrati a un musicista esperto».
L’esperto è il maestro Battista Giordano, che dal palco del Civico ha dichiarato di essere rimasto “colpito dalla qualità della scrittura e degli arrangiamenti. La caratteristica delle musiche di Simon Mossa – ha spiegato – è quella di essere all’interno di un sound che ha caratterizzato il cinema italiano fino agli anni ‘50, provenendo da un certo ingresso del jazz nordamericano filtrato attraverso il gusto musicale italiano dell’epoca”. Il lavoro di trascrizione ha richiesto sei anni prima di essere pronto per la presentazione.
Nel corso della serata un applauso spontaneo e un augurio di pronta guarigione sono stati rivolti al direttore scientifico dell’Is.Be, Michele Pinna, e all’esperto di cinematografia Riccardo Campanelli, che non hanno potuto presenziare a causa di motivi di salute.
I brani del concerto sono stati eseguiti da Antonella Chironi al pianoforte, dall’orchestra d’archi Glareano, da Alessandro Schirano al clarinetto e dall’ensemble di voci del coro diretto da Silvio Carobbi, che hanno interpretato partiture connesse all’attività di regista cinematografico, e in seconda battuta creazioni legate all’età giovanile come band leader, compositore e arrangiatore. Una seconda raccolta di partiture ha riguardato gli studi etno-musicologici, con trascrizioni del “mi e la” (canto della Planargia) e altri generi sardi. La serata si è conclusa tra applausi scroscianti con l’esecuzione di arrangiamenti e composizioni di Battista Giordano ispirate alla produzione musicale di Simon Mossa.