Creare e ri-creare una comunità, dare forma e voce a un luogo vivo di creatività e rigenerazione, che parli il linguaggio dell’arte e delle arti in un borgo medievale abbandonato al centro della Sardegna è il tema della edizione del festival “MusaMadre – Suoni/Corpi/Visioni”, un progetto del comune di Bonorva finanziato dalla Fondazione Banco di Sardegna, diretto da Valeria Orani ed organizzato dall’Associazione Enti Locali per gli Spettacoli in programma dall’1 al 6 agosto nell’antico borgo di Rebeccu. Un festival per viaggiatori, un viaggio delle radici tra arte e territorio, Natura e identità.
Un progetto che nella sua seconda edizione riparte rilanciando il dialogo con le diverse forme dell’arte. Riparte ripopolando strade, case, terrazze del peculiare borgo medievale di 30 case, luogo incantato, Rebeccu, la frazione di Bonorva teatro naturale di storie e leggende – e dai suoi siti archeologici. In questi luoghi si ritroverà e performerà un’eterogenea comunità di artisti provenienti da varie discipline delle arti: visive, performative, musicali e cinematografiche.
Per Laura Di Settimio, vice sindaca di Bonorva ed assessora con delega della Cultura: «La bellezza chiama bellezza. Ed è una bellezza talmente particolare quella con cui ci confrontiamo che è lecito aspirare a che siano le espressioni artistiche più elevate e suggestive a illuminarla e valorizzarla. Vogliamo mettere la Cultura in primo piano dando un senso pieno al progetto, e con la direzione artistica di Valeria Orani già lo scorso anno abbiamo centrato l’obiettivo, e siamo pronti a ripeterci. Favorire il crescere di una fucina artistica e culturale sul nostro territorio è opzione che ci stimola e spinge a credere nell’iniziativa. L’idea del richiamo è bella e forte. La Sardegna è culla del Mediterraneo: portare qui i viaggiatori che il mare lo navigano e approdano sull’Isola e riportare qui chi per varie motivazioni è dovuto emigrare è un dono, non solo un fine».
Antonio Caria