Dal 9 al 12 febbraio il quartiere della Marina, a Cagliari, ospiterà la festa patronale di Sant’Eulalia. Quattro giornate, caratterizzate da un ricco programma di iniziative religiose e civili, Quello dedicato a Sant’Eulalia è, infatti, un culto legato all’istituzione della chiesa edificata dagli aragonesi nella metà del 1300, la prima dentro le mura cittadine, dedicata alla santa, nata nel 290 a Barcellona e martirizzata ad appena 12 anni nel 302 sotto Diocleziano, patrona della città catalana.
Accanto alle celebrazioni liturgiche, in programma nel Teatro di Sant’Eulalia anche una serie di appuntamenti patrocinati dall’associazione Sant’Eulalia: incontri con i giocatori del Cagliari Calcio per parlare di sport come veicolo di integrazione, dibattiti e mostre sui bombardamenti che devastarono la città ottant’anni fa; approfondimenti naturalmente anche dedicati alla figura della santa/ragazza Eulalia, inquadrata nei rapporti tra Sardegna, Spagna ed il resto del Mediterraneo, cui prenderanno parte esperti e studiosi. Nella giornata conclusiva un pranzo comunitario a cui sono invitati a partecipare tutti i cittadini. Il programma è stato realizzato con la partecipazione attiva delle giovanissime generazioni grazie al contributo e al legame con le istituzioni scolastiche di quartiere.
“Dalle note storiche di archivio – dice don Marco Lai – si capisce che anche la parrocchia e cioè la comunità di fedeli, risale alla fine del 1300. Una comunità da sempre caratterizzata dall’ essere viva e propositiva e che ancora oggi non vuole svolgere solo il ruolo di pietra bella e antica, come belle sono le chiese di Sant’Eulalia, Santo Sepolcro, Sant’Antonio o Santa Rosalia ma che vuole rappresentarsi come una comunità protagonista, fatta da persone che abitano e animano il quartiere e la città, pietre vive: c’è stata un’anima nel passato ma c’è un’anima anche oggi. Una festività che è, dunque, il modo di esprimere, da parte degli abitanti della Marina la loro cittadinanza attiva, di essere cuore pulsante del quartiere. Le comunità hanno senso finché le persone che ne fanno parte trovano motivo per stare insieme. Il ruolo della parrocchia è allora quello di stimolare queste occasioni di stare insieme.”
Antonio Caria