Manca ormai poco alla 369ª edizione della festa di Sant’Efisio. Un tripudio di colori e suoni che andrà avanti sino al 4 maggio, quando il santo farà ritorno nella chiesa di Stampace.
Questi i numeri di quest’anno: 17 traccas, 70 gruppi di devoti a piedi per un totale di 2mila 800 persone in abito tradizionale, 32 gruppi di cavalieri su oltre 200 cavalli, 56 miliziani divisi in quattro plotoni, 4 binomi dell’esercito in uniforme d’epoca, 80 suonatori di launeddas divisi in cinque gruppi.
«Tutto il Comune è al lavoro da mesi per la riuscita della Festa. Ha un profondissimo valore religioso, ma è anche l’occasione per mostrare e far conoscere la devozione, le tradizioni, i colori, la varietà degli abiti, le musiche della Sardegna alle tante persone e ai tanti turisti che potranno assistere per la loro prima volta a un momento importantissimo per Cagliari e tutta l’Isola», ha dichiarato il sindaco, Massimo Zedda.
Una serie si appuntamenti che partirà sabato 26 aprile, al Museo etnografico sardo in piazza Arsenale, in occasione dell’inaugurazione della mostra di selezione di strumenti musicali della Collezione Don Giovanni Dore e della mostra della gioielleria sacra e devozionale in Sardegna.
Il 30 aprile, in piazza del Carmine, ore 21.00, andrà in scena il concerto dello storico gruppo cagliaritano dei Sa Ratapignata.
Nel pomeriggio del 1 maggio, sempre in piazza del Carmine, a partire dalle 18.00 spazio alla serata tradizionale con la partecipazione di 24 gruppi folkloristici, del maestro di launeddas Luigi Lai e di alcuni ospiti del panorama musicale tradizionale. In apertura, la cerimonia di consegna della targa “Toson d’oro di Sant’Efisio”, assegnata quest’anno al professor Marco Lutzu.
Il 2, 3 e 4 maggio gli appuntamenti si spostano all’interno del Palazzo Civico, in via Roma. Prima serata (ore 20.00) dedicata al canto popolare sardo, con riferimento in particolare ai canti della tradizione orale che costituiscono il principale patrimonio musicale e canoro del mondo femminile dell’isola. Secondo serata, sempre alle 20.00, con il canto a quattro, un viaggio con “tenore” e “cuncordu” che rappresentano una delle principali forme di tradizione orale della Sardegna. Il 4 maggio, giorno del rientro del Santo, sempre a Palazzo Civico ma a partire dalle 18.00, “La coralità sarda per Sant’Efisio”. Due ore, in attesa dell’arrivo a Cagliari della processione, in cui le otto corali che saluteranno il passaggio del Santo nelle principali vie del percorso daranno vita a un concerto di canti sacri e profani dei propri repertori musicali. Al termine del concerto, tutte le formazioni corali si posizioneranno nei luoghi stabiliti per salutare il passaggio del Santo.
Antonio Caria