È stato presentato oggi il programma della 368esima Festa di Sant’Efisio che si terrà dal 25 aprile al 4 maggio. Il momento clou sarà l’1 maggio con la solenne processione.
«Sarà un tripudio di suoni, colori e tradizioni» hanno detto il presidente del Consiglio comunale Edoardo Tocco e l’Alter Nos, Giovanni Ena. Saranno presenti 85 associazioni culturali e folkloriche sfileranno lungo le strade di Cagliari, rappresentando il patrimonio musicale e etnografico della regione. Con un totale di 2mila 500 devoti a piedi, vestiti con gli abiti tradizionali, la processione avrà come colonna sonora i canti dei rosari e i gòcius in onore di Sant’Efisio, eseguiti principalmente in lingua sarda. L’atmosfera sarà ulteriormente arricchita dalla presenza di 5 gruppi di suonatori di strumenti tradizionali come le launeddas e i sulitus, che coinvolgeranno il pubblico con le loro melodie suggestive.
Ma non sarà solo la musica a caratterizzare la processione dell’1 maggio. Tradizioni equestri faranno parte integrante del corteo con 270 cavalli che porteranno cavalieri e amazzoni campidanesi, plotoni di miliziani e rappresentanti dell’Esercito. E poi, le traccas, i grandi carri trainati da buoi, che ricordano il pellegrinaggio dei devoti dalle regioni del Campidano e del Sulcis sino al luogo del martirio di Sant’Efisio, ha spiegato Ottavio Nieddu, a cui il comune di Cagliari ha rinnovato l’incarico di direzione artistica della manifestazione. “Il premio Toson d’oro 2024 sarà assegnato a Francarosa Contu”, responsabile del settore musei ISRE e alfiere della tutela delle tradizioni identitarie della Sardegna.
La Festa raggiungerà il suo culmine il 4 maggio con la fiaccolata per Sant’Efisio lungo il viale La Plaia e per le vie della città. Ancora una volta, i devoti vestiti in abiti tradizionali accompagneranno il Santo nel suo ritorno a Cagliari, mentre i cavalieri e i miliziani a cavallo renderanno omaggio alla tradizione equestre che caratterizza la celebrazione.
Oltre alle due processioni, la Festa offrirà una variegata serie di eventi culturali e artistici che approfondiranno la ricca tradizione della Sardegna a partire dal 25 sino al 30 aprile. Dalla rassegna “Domus et Carcer Sancta Restituta pro Efis Martiri Gloriosu” e voci corali nella Cripta di Santa Restituta, alle video-installazioni, performance artistiche contemporanee alla MEM e lezioni aperta sulla musica tradizionale a cura del corso di Etnomusicologia della Sardegna, presso la sala Search nel sottopiano del Palazzo Civico di via Roma.
Antonio Caria