L’atmosfera tra le strette e polverose stradine di San Salvatore è quella tipica della conclusione di qualcosa di bello. Questa mattina, in un clima più intimo, familiare e raccolto rispetto alla folla che ha accompagnato la Corsa degli Scalzi il giorno precedente, le 350 donne dell’associazione Santu Srabadoeddu hanno percorso i sette chilometri che separano il novenario dalla chiesa di Santa Maria a Cabras.
«Concludiamo la Festa di San Salvatore con la certezza di aver raggiunto un buon livello organizzativo grazie al contributo di ogni soggetto coinvolto, a partire dalle due associazioni, al comitato dei festeggiamenti, insieme al Comune. Questa edizione ha raggiunto un numero di presenze che supera in maniera importante quello delle scorse edizioni, in particolare per quanto riguarda la domenica. Riuscire a tutelare l’evento nella sua integrità e contemporaneamente gestire una mole di pubblico di tali dimensioni è il compito che ci viene assegnato. Il nostro impegno è quello di migliorare ancora, progressivamente, anno dopo anno», ha detto il sindaco Andrea Abis.
Le stesse strade, attraversate poco più di una settimana fa all’inizio dei festeggiamenti in onore di San Salvatore, hanno visto oggi le fedeli avanzare scalze, tra canti e preghiere, lungo gli sterrati de su caminu santu e poi sull’asfalto verso via Tharros e infine la chiesa di Santa Maria. Qui, la piccola e antica effige lignea di Santu Srabadoeddu riposerà fino al prossimo anno, quando riportata in processione darà nuovamente inizio ai festeggiamenti.
La giornata è iniziata presto questa mattina. Le strade attorno al villaggio si sono animate con i colori degli abiti tradizionali, l’aria si è riempite delle preghiere dei fedeli attorno al piccolo santuario e le scalze, dopo aver partecipato alla messa, si sono dirette verso il paese.
Commozione, fatica e orgoglio sono i sentimenti predominanti, uniti alla malinconia per il termine di un evento atteso con trepidazione per dodici mesi e ormai giunto alle battute finali.
«Con umiltà, in questo ultimo lunedì di festa, abbiamo attraversato il Sinis per concludere i nove giorni di festa, facendoci guidare dalla fede in San Salvatore», ha affermato con emozione la presidente dell’associazione Maria Francesca Spanu.
L’evento organizzato dal comune di Cabras con il supporto dell’assessorato del Turismo della Regione Sardegna, Sardegna Turismo, del Comitato organizzatore San Salvatore, dell’associazione Is Curridoris, dell’associazione Santu Srabadoeddu e dell’associazione Enti Locali per lo Spettacolo, segna la conclusione di nove lunghi giorni di festeggiamenti che hanno animato la suggestiva penisola del Sinis.