Con il rientro della piccola statua di Santu Srabadoeddu a Cabras si concludono i festeggiamenti della Festa di San Salvatore, Corsa degli Scalzi 2022. L’evento, organizzato dal comune di Cabras con il sostegno dell’assessorato del Turismo della Regione Sardegna, di Sardegna Turismo, del Comitato organizzatore San Salvatore, dell’Associazione Is Curridoris, dell’Associazione Santu Srabadoeddu e dell’Associazione Enti Locali per lo Spettacolo, ha rappresentato per la comunità dei fedeli di Cabras un importante momento di rinascita e ripartenza dopo i due anni di pausa forzata dovuti al Covid.
Una grande folla ha assistito ieri alla Corsa degli Scalzi e migliaia di persone hanno partecipato al concerto di Gabry Ponte nella piazza Stagno.
«Siamo pienamente soddisfatti per la riuscita dell’evento. Fino all’ultimo non sapevamo se avremmo potuto festeggiare come avveniva prima del Covid e per questo motivo l’organizzazione è partita con forte ritardo – ha detto il presidente del Comitato organizzatore Nicola Poddi -. Non avrei mai immaginato di ottenere un risultato simile ma il merito è del grande lavoro di squadra che ci ha visti tutti coinvolti: comitato, associazioni e Comune.»
L’ultima giornata di festeggiamenti ha avuto inizio con la Santa Messa nella borgata di San Salvatore di Sinis ed è poi proseguita con l’attesa processione delle donne di Cabras in abito tradizionale che hanno riaccompagnato Santu Srabadoeddu nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta.
L’evento, particolarmente sentito e seguito da una folla composta e ordinata, ha messo la parola fine su una Festa di San Salvatore 2022 che ha permesse a Cabras e ai cabraresi di riappropriarsi e di rivivere un rito fortemente identitario.
«La buona riuscita della manifestazione – dichiara il sindaco di Cabras Andrea Abis – è il risultato di un’ottima coordinazione e di una ritrovata sinergia tra gli uffici del Comune, l’Amministrazione comunale, la popolazione e tutte le Associazioni coinvolte che, a vario titolo, hanno contribuito affinché tutto si sia potuto svolgere nel miglior modo possibile. L’appuntamento e l’augurio – conclude Andrea Abis – è quello di rivederci negli anni a venire ancora più numerosi e sempre meglio organizzati, cosi da confermare il ruolo di primo piano che la Festa di San Salvatore si è conquistata, negli anni, nel panorama regionale dei grandi eventi.»