È stata inaugurata questa mattina nel Centro Fiera del Tappeto di Mogoro la 59a edizione della Fiera dell’Artigianato Artistico della Sardegna. La manifestazione più importante del settore nell’isola, che si svolge in completa sicurezza, nel rispetto delle misure per il contenimento del Covid-19 e garantendo la miglior tutela dei visitatori per evitare al massimo il rischio di contagio, resterà aperta tutti i giorni fino al 6 settembre. L’evento di oggi, trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook della manifestazione e rilanciato sul sito www.fierartigianatosardegna.it, ha visto la partecipazione degli organizzatori, dei rappresentanti del comune di Mogoro e di alcuni degli artigiani presenti in Fiera.
IL SINDACO. «L’organizzazione di questa Fiera è un atto d’amore verso l’artigianato artistico e gli artigiani del settore per quello che rappresentano, ma anche verso la Sardegna e verso l’Italia.» Così si è espresso il sindaco di Mogoro, Sandro Broccia, durante l’inaugurazione. «Il nostro obiettivo primario era dare un segnale importante da due punti di vista: da un lato, far capire che è possibile una ripresa post-Covid in assoluta sicurezza; dall’altro, sottolineare che è fondamentale tornare a essere padroni della nostra vita, del nostro lavoro, del nostro modo di essere. La Fiera di Mogoro è uno degli appuntamenti più longevi dell’isola: dal 1961 l’amministrazione comunale porta avanti con orgoglio ed entusiasmo un’iniziativa unica nel suo genere in Sardegna. Oggi più che mai l’artigianato artistico ha bisogno di un sostegno forte e di una vera politica di rilancio. Nonostante le difficoltà e le incertezze legate alla pandemia – ha affermato Sandro Broccia – noi ci siamo faticosamente impegnati a garantire il regolare svolgimento della Fiera, consapevoli che gli imprenditori artigiani hanno necessità di spazi e di momenti di mercato che consentano una ripresa delle loro attività. L’edizione 2020 ha numeri importanti e siamo fiduciosi che i visitatori, come sempre accaduto, sapranno apprezzare non solo i manufatti esposti ma anche l’allestimento fieristico, l’organizzazione scrupolosa per garantire la sicurezza e tutte le novità digitali fornite dal sito internet della Fiera: dalle prenotazioni dei biglietti on line alla possibilità di visitare virtualmente lo spazio espositivo e conoscere perciò tutte le produzioni artigianali presenti in Fiera.»
Il sindaco ha quindi lanciato un appello ai sardi e ai turisti in vacanza in Sardegna: «Venite a visitare la nostra fiera-mercato. Qui c’è davvero il meglio di una tradizione che non è solo frutto di competenze e conoscenze del passato. Qui trovano spazio anche imprenditori di nuova generazione che hanno saputo innovarsi e hanno provato a innestare degli elementi nuovi all’interno di una memoria artigianale consolidata. Non rappresenta quindi una novità – ha concluso Sandro Broccia – il fatto che le produzioni artigianali esposte in Fiera riassumano in sé gli aspetti più autentici della tradizione isolana, conciliando bellezza, creatività e storia».
FINESTRE SUL MONDO. All’inaugurazione, tra gli altri, hanno partecipato l’assessora della Pubblica Istruzione e dell’Artigianato del comune di Mogoro, Luisa Broccia, la presidentessa della storica cooperativa mogorese Su Trobasciu, Wilda Scanu, e il direttore artistico della Fiera, Marcello Muru.
Come più volte sottolineato, Mogoro, attraverso la manifestazione, vuole contribuire a stimolare la ripresa e incoraggiare lo sviluppo delle attività produttive. Il concetto è ben espresso nella grafica di questa edizione, curata da Violetta Scanu: l’uomo che guarda il cielo stellato affacciato alla finestra rappresenta tutti gli artigiani, ma anche tutti i cittadini che si interrogano speranzosi sul futuro. Dare continuità alla Fiera significa guardare con fiducia a ciò che verrà.
Le finestre, dunque, sono il simbolo dell’edizione 2020. Le finestre simboliche e quelle reali, quelle dalle quali abbiamo guardato la realtà esterna durante il lockdown. Finestre virtuali e finestre colorate che permettono agli artigiani di comunicare, di affacciarsi e di confrontarsi con il mondo, anche quello digitale. L’allestimento di quest’anno permette di far risaltare ulteriormente i prodotti degli artigiani. L’emergenza sanitaria, infatti, ha imposto nuove regole al sistema delle fiere-mercato con l’obiettivo di rappresentare nel miglior modo possibile idee e suggerimenti di acquisto.
Per quelli che vogliono farsi un’idea di com’è l’edizione 2020, da quest’anno c’è la possibilità di visitare virtualmente la Fiera, come succede nelle più importanti realtà espositive del mondo. Basta collegarsi al sito della manifestazione www.fierartigianatosardegna.it per immergersi in un tour virtuale a 360°, visitare on line l’esposizione, soffermarsi sui prodotti esposti e richiedere informazioni sugli stessi direttamente agli artigiani presenti in Fiera. La nuova piattaforma, progettata dall’agenzia Altopiano, è stata realizzata per facilitare la consultazione del visitatore sia su pc che su tablet o smartphone. La Fiera sarà, dunque, visitabile tutto l’anno e gli utenti potranno partecipare anche agli eventi che di volta in volta saranno trasmessi in streaming sul sito.
Tra le novità di quest’anno, da segnalare inoltre i laboratori, organizzati dalla Fiera, sul tappeto, la tessitura, l’oreficeria, la ceramica e il legno: saranno dei momenti di confronto importanti tra le vecchie e le nuove generazioni di artigiani, con l’obiettivo di preservare quelle conoscenze e quei mestieri che altrimenti rischiano di andare perduti. È previsto anche un laboratorio sul tema dell’agroalimentare, durante il quale si approfondiranno gli aspetti legati all’accostamento dei vini con i formaggi, la bottarga e tutte le altre specialità enogastronomiche del territorio.
Sono previste, infine, altre iniziative collaterali, tra cui la presentazione di libri, che saranno comunicate di volta in volta attraverso il sito internet ed i quattro canali social della Fiera (Facebook, YouTube, Twitter e Instagram).
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