Mentre si raccolgono le ultime prenotazioni per le attività della giornata di Foreste Aperte nel Parco di Tepilora in calendario domenica 21 aprile a Lodè, si pubblica oggi il programma della terza tappa in agenda giovedì 25 aprile a Posada. Per gli eventi dell’ultimo appuntamento della rassegna, domenica 28 aprile a Bitti, bisognerà attendere ancora qualche giorno. A fare da filo conduttore dei quattro eventi, promossi nei territori dei comuni che compongono l’area protetta di Tepilora, sono certamente le escursioni nei boschi e nelle zone umide, nel delta e lungo il Rio Posada. Delle vere e proprie immersioni nella natura da assaporare a piedi o in mountain bike, in kayak o a bordo di un trenino. Una scoperta delle campagne incontaminate, lungo i sentieri curati dall’Agenzia Forestas e valorizzati dagli associati al Club alpino italiano (Cai), ma anche un tour lungo le viuzze dei centri storici medioevali di Lodè e Posada, fino a raggiungere punti panoramici davvero suggestivi. A queste avventure, capaci di soddisfare gli interessi dei visitatori di tutte le età, si accompagnano numerosi laboratori esperienziali dell’agroalimentare e dell’artigianato, momenti dedicati alla storia di queste comunità, all’archeologia, alla cultura e alle straordinarie tradizioni tramandate fino a oggi con grande cura. Programmi fittissimi in cui l’intrattenimento farà da cornice a questa terza edizione di Foreste Aperte, finanziata dalla Regione Sardegna e dalla Fondazione di Sardegna.
«Con questa iniziativa – ha spiegato l’assessora comunale dell’Ambiente, Sara Marongiu – Posada si inserisce tra le mete costiere della Sardegna capaci di promuovere il turismo anche in primavera. Insieme alle spiagge abbiamo un territorio a forte vocazione ambientale e storica: un format che i visitatori richiedono sempre di più. Grazie a Foreste Aperte e alla straordinaria collaborazione con operatori privati e associazioni stiamo lavorando affinché la nostra offerta turistica vada oltre i mesi estivi. Un obiettivo che ci permetterà di conquistare un nuovo target di vacanzieri capaci di spostarsi in una stagione ben più lunga.»