Le manifestazioni religiose e laiche connaturate alla cultura ed alla tradizione della Sardegna devono ripartire, sempre nel rispetto della normativa sanitaria e delle misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da SARS-CoV2.
Lo sostengono i consiglieri regionali dei Fratelli d’Italia, Mura, Piga e Mundula, con una mozione in cui chiedono al Presidente della Regione ed alla Giunta regionale di aprire un dialogo con la Conferenza Episcopale Sarda per favorire al più presto la ripresa di tutti gli eventi ed i festeggiamenti legati alle celebrazioni religiose e laiche, connaturate alla cultura ed alla tradizione della Sardegna e si stabiliscano le modalità di svolgimento, nel rispetto dei protocolli e delle disposizioni anti Covid-19.
La pandemia ha di fatto finora impedito lo svolgimento di tali manifestazioni che, malgrado l’avanzare della campagna vaccinale, la drastica riduzione della diffusione del virus ed il passaggio di tutta l’Italia in zona bianca, mentre progressivamente ripartono tutte le normali attività quotidiane, le manifestazioni religiose e gli annessi festeggiamenti civili sono incomprensibilmente cancellate, come “S’Ardia di Santu Antine” a Sedilo, che si sarebbe dovuta svolgere proprio domani 7 luglio, rischiando, cosi facendo, di perdere una parte importantissima del patrimonio religioso, culturale e storico della Sardegna.