È la sostenibilità la vincitrice degli Oscar Green sardi assegnati da Coldiretti Sardegna nel corso di una cerimonia che si è svolta nel Villaggio Rally, ad Alghero.
Ad aggiudicarsi le sei categorie dell’edizione 2020 dell’Oscar green regionale sono Simone Ciferni di Lollove (categoria Sostenibilità), Andrea Liverani di Arborea (Fare Rete), Giulia Mura (Impresa 5.Terra), di Cardedu, Mattia Montalbano (Campagna Amica) di Fluminimaggiore, e Ivano Fodde (Creatività) di Budoni, mentre un gruppo di giovani speciali di Sassari che frequentano l’Istituto tecnico agrario Pellegrini, ha vinto nella categoria “Noi per il sociale”.
«Questo conferma la necessità e l’importanza di favorire il ricambio generazionale per alimentare un modello di imprenditorialità agricola sempre più competitivo – ha dichiarato il delegato di Coldiretti Giovani, Frediano Mura –. Oltre al fattore economico con i giovani crescono le percentuali delle aziende multifunzionali, che trasformano e vendono direttamente i propri prodotti. Cosi come sono più alte le percentuali delle aziende agricole attente alla sostenibilità ed al recupero degli scarti di lavorazione. È la nuova frontiera dell’agricoltura che cresce di anno in anno insieme alla sensibilità dei cittadini verso l’ambiente. Questo rafforza il cibo made in Italy che già oggi si presenta come il più green di Europa.»
Ad aggiudicarsi le sei categorie dell’edizione 2020 dell’Oscar green regionale sono Simone Ciferni di Lollove (categoria Sostenibilità), Andrea Liverani di Arborea (Fare Rete), Giulia Mura (Impresa 5.Terra), di Cardedu, Mattia Montalbano (Campagna Amica) di Fluminimaggiore, e Ivano Fodde (Creatività) di Budoni, mentre un gruppo di giovani speciali di Sassari che frequentano l’Istituto tecnico agrario Pellegrini, ha vinto nella categoria “Noi per il sociale”.
«Questo conferma la necessità e l’importanza di favorire il ricambio generazionale per alimentare un modello di imprenditorialità agricola sempre più competitivo – ha dichiarato il delegato di Coldiretti Giovani, Frediano Mura –. Oltre al fattore economico con i giovani crescono le percentuali delle aziende multifunzionali, che trasformano e vendono direttamente i propri prodotti. Cosi come sono più alte le percentuali delle aziende agricole attente alla sostenibilità ed al recupero degli scarti di lavorazione. È la nuova frontiera dell’agricoltura che cresce di anno in anno insieme alla sensibilità dei cittadini verso l’ambiente. Questo rafforza il cibo made in Italy che già oggi si presenta come il più green di Europa.»
Antonio Caria