Calangianus ed il mondiale di biliardo sono la nuova tappa del percorso di crescita di Mirtó. Il festival internazionale del mirto ha scelto di sposare un altro evento di rilevanza mondiale per valorizzare cultura, sapere e tecnica delle eccellenze sarde. Nel caso di Calangianus, al centro della scena c’è il sughero, con Mirtò che lavora con gli artigiani locali per le creazioni legate all’alta moda. Il programma dei piccoli atelier sul lungomare di Golfo Aranci, che vedrà Mirtò affiancato al Comune gallurese per i prossimi tre anni, dunque, rappresenta la vetrina ideale per mostrare le applicazioni del sughero nell’alta moda.
La vetrina del sughero. Così il sughero entrerà a pieno diritto nelle creazioni degli stilisti che da sempre fanno parte del progetto Mirtó per l’alta moda in Sardegna: da Antonella Fini a Paola Tangianu, Irene Piccinnu e Marco Campus.
In questi giorni nel villaggio Mirtò di Calangianus, durante il mondiale di biliardo, è stato allestito uno showroom, curato da Massimo Littera, dove possono essere ammirate alcune creazioni degli artigiani locali del sughero: dalle borse a papillon e cravatte, fino ai complementi d’arredo: solo per fare qualche esempio.
«Il grande evento del mondiale di biliardo ha dato l’opportunità agli operatori del sughero, soprattutto quelli dell’artigianato artistico, di mettersi in mostra in una vetrina di grande richiamo internazionale – spiega Fabio Albieri, sindaco di Calangianus -. Siamo felici di avere accanto a noi Mirtò, una realtà affermata con cui vogliamo collaborare anche in futuro per la realizzazione di altri grandi eventi sul nostro territorio. Crediamo fortemente nello sviluppo di iniziative di carattere nazionale e internazionale per promuovere e valorizzare Calangianus in chiave turistica. In questa occasione vogliamo puntare sulla grande arte del sughero, con le creazioni dei nostri artigiani capaci di modellare questa preziosa materia prima nelle loro opere.»
La vetrina del mondiale di biliardo, che nei giorni scorsi ha portato a Calangianus oltre 400 atleti e che entrerà nel vivo questa settimana, rappresenta un palcoscenico di assoluto prestigio.
Scarpe in sughero per il biliardo. Mirtò prosegue quindi nel suo progetto di sviluppo di marketing territoriale legato ai grandi eventi, con la valorizzazione dei borghi della Gallura, dal nome “I borghi delle bacche di Mirto”, iniziato a San Pantaleo e proseguito a Nuchis, ma che vede coinvolti oltre a Calangianus anche Castelsardo e La Maddalena. E all’orizzonte c’è una grande novità. Dalla collaborazione con gli artigiani e gli stilisti di Mirtò nasce il progetto di creare delle scarpe in sughero da collezione.
Un prodotto “made in Calangianus” che richiami la tradizione portoghese di questo tipo di accessorio, ma anche una scarpa particolarmente adatta proprio per la pratica del biliardo, grazie alle sue caratteristiche tecniche.
Una nuova sfida partendo dalla grande creatività e dall’eccellenza del lavoro degli artigiani locali. Antonello Meloni con la sua azienda ha partecipato proprio all’allestimento delle sale dove si disputano le gare del mondiale di biliardo.
«La nostra azienda produce manufatti in sughero da più di 50 anni, dai tessuti ad altri tipi di materiali – spiega Antonello Meloni -. Qui abbiamo lavorato per la rigenerazione dei pannelli coibentanti che dividono le sale da gioco e il laminato in sughero per tutte le postazioni dei giudici del mondiale di biliardo.»
Il progetto di Mirtó e lo showroom allestito per questo grande evento puntano soprattutto sull’alta moda.
«Noi lavoriamo da sempre sul segmento della moda, ma ci occupiamo anche di complementi di arredo e artigianato artistico – sottolinea Antonello Meloni -. Produciamo in azienda come direttamente nei luoghi degli eventi. Siamo nati nel 1968 grazie all’intuizione di Fausto e Lorenzo Tamponi, iniziando con la produzione di cartoline in sughero e siamo arrivati fino ad oggi, dove creiamo e brevettiamo nuovi tessuti in sughero in tutti i settori della moda.»