Il primo pensiero è sempre stato per i piccoli neonati pretermine perché, anche in questo anno di pandemia, non venisse mai meno la continuità assistenziale e tutti gli accertamenti sanitari previsti per loro. Un pensiero che si rinnova anche in questi giorni, in occasione della Giornata mondiale della prematurità che ricade ogni anno il 17 novembre.
Quest’anno, la Neonatologia, Tin e Nido dell’Aou di Sassari aderisce all’iniziativa ma senza quelle iniziative che negli anni l’hanno fatta diventare il reparto dei cittadini, un reparto con una identità forte, fatta di studio, aggiornamento e partecipazione. Nelle passate edizioni della Giornata mondiale della prematurità, infatti, Neonatologia e Tin sono sempre aperte per l’intera giornata alle famiglie, alla società circostante; hanno coinvolto le scuole, con un occhio di riguardo ai bisogni e alle necessità della società multiculturale cittadina e provinciale.
In considerazione delle limitazioni imposte del Covid, che non consentono l’ingresso nei reparti ospedalieri, l’Aou celebrerà la giornata aderendo alla proposta della Sin, la Società italiana di Neonatologia, di illuminare una propria location con il colore tipico della giornata. E così, a partire da oggi, e per tutta la giornata di martedì 17 novembre, l’Aou illuminerà di viola la facciata della storica Palazzina Bompiani.
Gli obiettivi della giornata sono quelli noti: sensibilizzare le istituzioni, i professionisti e la popolazione sul tema dei neonati pretermine, richiamare il valore dell’assistenza e sottolineare l’importanza della prevenzione dei fattori di rischio che possono favorire il verificarsi della prematurità.
La ricorrenza è stata istituita nel 2008 dalla European Foundation for the care of newborn infants (Efcni) che ha così acceso i riflettori sulla problematica dei bambini “nati troppo presto” (born too soon).