L’atmosfera magica del Natale si è fusa con il rombo dei motori. Un corteo colorato, numeroso e festoso, con fuoristrada, moto e auto d’epoca provenienti da tutta la Sardegna hanno reso omaggio al reparto di Neonatologia dell’Aou di Sassari portando gioia e speranza durante questo periodo di festa.
Una domenica prenatalizia, quella appena trascorsa, all’insegna dell’allegria e della solidarietà. Le vie di Sassari si sono animate di risate e di colori, con uomini, donne e bambini che hanno indossato per l’occasione gli abiti di costumi della tradizione natalizia. Tanti Babbo Natale, alcuni bambini con piccole orecchie da elfo e persone con barbe bianche finte hanno creato un’atmosfera incantevole e festosa. Un paio di persone erano mascherate da Grinch, il personaggio dal pelo verde tradizionale del Natale diffuso specialmente nei paesi di cultura anglosassone.
Giunta alla sua seconda edizione, “Natale da rombo” l’iniziativa di beneficenza organizzata dall’associazione “Club 4×4 Experience Sardegna” si è data appuntamento anche quest’anno in piazzale Segni per poi attraversare a suon di clacson e di musica diverse vie della città. Dopo aver sfilato in via Carlo Felice, via Duca degli Abruzzi e viale Dante, l’allegra comitiva ha fatto una breve sosta all’emiciclo Garibaldi e poi ha raggiunto puntuale alle 12,30 le cliniche di viale San Pietro.
Ad accogliere la compagnia festosa davanti al Materno infantile la dottoressa Maria Antonia Cossu, direttrice del reparto di Neonatologia e di Terapia intensiva neonatale insieme a Ornella Biasetti, Maria Chiara Mannazzu, Maria Luisa Cassitta, Giulia Pinna, Nadia Gaias, Paola Rizzu e Luca Cubeddu, il personale medico e infermieristico della struttura.
Un’iniziativa solidale di grande successo che si ripeterà puntuale anche il prossimo anno, a cui hanno partecipato da diversi territori dell’isola oltre 120 mezzi, tra auto, moto e fuoristrada che ha visto la partecipazione anche delle associazioni Scarbura Tir di Ploaghe, Maestrali 4×4 di Tempio Pausania e Square race wars Sardegna.