Si alza il sipario per “Chi è di scena?”, il festival organizzato dalla compagnia cagliaritana Origamundi che porterà sul palco dello Spazio DomOSC di via Newton 12, a Cagliari, otto spettacoli dal 10 al 18 novembre. Il festival, che fa parte del più ampio progetto Teatro diffuso, è realizzato con il contributo del comune di Cagliari e dell’Assessorato Pubblica Istruzione e Beni Culturali – Regione Sardegna. Il festival “Chi è di scena?” si dividerà in due sezioni: il concorso “Giovane Teatro Diffuso” e “Incontri con la paura”.
Il concorso “Giovane Teatro Diffuso”, arrivato alla sua terza edizione, quest’anno prevede cinque spettacoli con inizio sempre alle ore 17.00; in scena ci saranno tra le più affermate e talentuose compagnie sarde che si contenderanno i primi posti del concorso teatrale dedicato ai più piccoli.
Ad aprire il concorso sarà, venerdì 10 novembre, la compagnia Artisti Fuori posto con “Stingy Jack” di Alessandro Pani. Nella notte di Halloween, tantissime zucche prendono vita e, tra ragni e ragnatele, alberi dai rami rinsecchiti e cancelli cigolanti, accompagnano i bambini davanti alle porte delle case alla ricerca di dolcetti da sgranocchiare. Tre di queste zucche, Kinki, Pumpy e Umky, si soffermano a raccontare una storia molto particolare: la vera storia di Halloween.
Sabato 11 sarà la volta di Abaco Teatro, che porta in scena “ e Se i topolini uscissero dai tombini?” di Marta Proietti Orzella. Spettacolo divertente e coinvolgente che racconta la storia di una topolina in ribellione contro il genere umano. Una storia in cui i punti di vista dell’uomo sui topi e quello della topolina ribelle sugli uomini si scontreranno, portando alla fine ad un nuovo equilibrio ecologico.
Il concorso prosegue domenica 12 novembre in scena Il Crogiuolo con “Carrasegare”, un testo scritto da Rita Atzeri (anche aiuto regia) per la regia di Giovanni Trudu. Mamuthones, Issoadhores, Boes, Merdules, Filonzana, Maschere nere, Attitadoras si ritrovano nell’Ade, e nell’attesa di tornare alla vita per compiere i loro riti, scoprono i rispettivi antenati mitologici, alle origini delle leggende sarde.
Venerdì 17 sale sul palco la compagnia organizzatrice Origamundi con lo spettacolo “Gli eroi della Sardegna” di Ivano Cugia. Uno spettacolo dedicato ai bambini, per far scoprire loro importanti personaggi storici che hanno vissuto e fatto la storia della Sardegna.
Chiude il concorso sabato 18 la compagnia Anfiteatro Sud con “Gli acchiappa sogni” di Francesco Civile. Uno spettacolo allegro e poetico che racconta le vicende due giovanissimi amici, Vittorio e Luigi, nati e cresciuti quasi cento anni fa a Malaterra, un luogo cupo e oscuro dal quale i ragazzi sognano di partire.
La seconda sezione del festival, “Incontri con la paura”, porterà sul palco dello spazio DomOSC di Cagliari tre spettacoli, in scena sempre alle ore 20.30.
Ad aprire “Incontri con la paura” venerdì 10 novembre saranno gli Artisti fuori posto con “La casa sulla scogliera” di Filippo Salaris. L’ambientazione dello spettacolo è uno studio radiofonico, i vari attori vengono presentati e il pubblico riceve le informazioni necessarie a godere al meglio dello spettacolo.
Il pubblico viene invitato ad chiudere gli occhi e gli attori, avvicendandosi nel ruolo di narratori, dipingono il quadro storico in cui sono inserite le vicende, ovvero fine anni ‘80.
Domenica 12 è la volta di Figli d’arte Medas con “Histoire du soldat”. Histoire du soldat è un’opera di musica da camera composta da Igor Stravinsky nel 1918, questa versione riscritta da Gianluca Medas e ri-musicata da Riccardo Pittau è più giocosa e legata alla contemporaneità. Il diavolo nello spettacolo si trasforma nella figura simbolica del capitalismo e del pensiero finanziario che caratterizza la vita dei nostri giorni, mentre il soldato, di ritorno dalla guerra, si trasforma nell’uomo qualunque vessato e schiacciato da un potere molto più grande di lui.
Venerdì 17 chiuderà questa seconda sezione del festival Origamundi con “Boom! – l’Italia va di moda” di Ivano Cugia. Due conduttori raccontano con entusiasmo le storie dorate del made in Italy, del boom economico, quelle dei grandi marchi del lusso che hanno dato lustro alla nostra nazione. In contrapposizione ci sono le loro vite, quelle di due quarantenni disoccupati che si buttano nel mondo dei social per cercare di guadagnare con i nuovi linguaggi.