Il 12 agosto 2024, Osilo rinnova l’appuntamento con una delle sue più antiche e appassionanti tradizioni popolari: la “Corsa all’Anello”. Questa spettacolare giostra equestre, simbolo di eleganza e maestosità, vede i cavalieri sfidarsi in un’emozionante prova di abilità e destrezza. L’evento si terrà come di consueto nella via principale del paese, via Roma.
«Grazie alla “Corsa all’Anello”, Osilo è diventata un punto di riferimento regionale per la valorizzazione delle tradizioni equestri della Sardegna e non solo», afferma il sindaco Giovanni Ligios.
Anno dopo anno la corsa attira l’interesse e la voglia di mettersi in gioco di un crescente numero di cavalieri e amazzoni.
L’assessora della Cultura e del Turismo Patrizia Puggioni fornisce qualche piccola anticipazione dell’edizione 2024: «Quest’anno la sfida sarà ancora più emozionante, con ben 47 cavalieri in gara; la nostra amata e tanto attesa manifestazione si colorerà di novità e di bellezza. Miriamo al cuore del nostro pubblico, alle loro emozioni, così come i cavalieri mirano al loro obiettivo».
La “Corsa all’Anello” di Osilo ha radici che affondano nei secoli, celebrando l’antica maestria osilese nell’allevamento e nella domatura dei cavalli. Come ricordano i versi del poeta Sebastiano Satta, Osilo è da sempre fiera della sua tradizione equestre, che vive ogni anno in questa competizione tanto attesa e amata dalla comunità.
Nella “Corsa all’Anello”, i cavalieri, lanciati al galoppo, devono cercare di infilare con uno spadino di legno uno dei tre anelli sospesi lungo il percorso. Gli anelli, disposti a circa quaranta metri l’uno dall’altro, rappresentano la sfida per i partecipanti, che devono coprire cento metri in meno di 9 secondi per poter validare il loro “centro”. La rilevazione elettronica dei tempi garantisce la precisione e la trasparenza della gara, rendendo ancora più spettacolare ogni singolo tentativo.
La Corsa all’Anello è molto più di una competizione: è un momento di orgoglio e gioia collettiva, in cui l’abilità e il coraggio dei cavalieri vengono esaltati e celebrati dalla comunità intera. L’urlo liberatorio della folla al termine di ogni corsa vittoriosa è il segno tangibile di una tradizione viva e sentita, che unisce passato e presente in un abbraccio di amicizia e condivisione.