Nascerà a Nuchis, il borgo a due passi da Tempio Pausania, la prima biblioteca didattica dedicata alla cultura enogastronomica sarda. Il progetto è di Mirtò, il Festival internazionale del mirto, che prosegue nella divulgazione del suo programma “I borghi delle bacche di mirto” per la valorizzazione della realtà gallurese e la creazione di eventi che fungano da attrattori verso luoghi di grande bellezza naturalistica e patrimonio dell’intera Sardegna.
Nasce così la “Bruttea del libro”, dal nome gallurese che indica i piccoli negozi di prossimità, patrimonio di cultura e saperi, oltre che luoghi di incontro.
L’occasione sarà data dall’anteprima di Mirtò, il Festival internazionale del mirto, che si svolgerà il prossimo 10 agosto proprio a Nuchis. Festival del mirto che poi vedrà la sua collocazione naturale dal 17 al 20 agosto, con un programma in via di definizione.
Così l’enogastronomia sarda sarà raccontata attraverso una serie di opere che ripercorrono la tradizione, a partire dalla Gallura, ad iniziare proprio da Nuchis, grazie alla collaborazione con il comune di Tempio Pausania: rappresentato dal sindaco, Gianni Addis, dall’assessora al Turismo, Elizabeth Vargiu e Monica Liguori, assessora della Cultura. Un progetto che vede in prima fila anche l’assessorato regionale della Cultura di Andrea Biancareddu, con il quale Mirtò ha avviato già dall’anno scorso un progetto di sensibilizzazione contro la piaga degli incendi boschivi in Sardegna, portato nelle scuole della Gallura, attraverso la partecipazione di alcuni tra i più importanti musicisti dell’Isola.
Ad affiancare la creazione della prima biblioteca dedicata all’enogastronomia in Sardegna ci sarà anche un nuovo progetto editoriale firmato Mirtò Sardegna, con una sezione dedicata ai più influenti poeti galluresi e un programma televisivo di cucina in limba, dove verranno spiegate e filmate le più importanti e famose ricette tipiche dei piatti galluresi. Sarà creata una collana di opere e filmati destinata poi a raccontare la storia della poesia gallurese affiancandola con le ricette antiche della tradizione, realizzata da Maria Antonietta Piga. Prodotti come i tagliolini e la tagliata al mirto, da sempre un fiore all’occhiello degli eventi, studiati e realizzati dai cuochi di Mirtò, saranno il simbolo di questa filosofia.