Nel cuore della Sardegna, Meana Sardo, l’Associazione culturale S’Andala si propone di rompere l’apatia e l’immobilismo culturale, politico ed economico, con la cultura.
Chiama alle armi del pensiero e del dialogo quanti vogliano aiutare il paese a ricostruirsi e vincere l’emorragia di giovani laureati che partono, di immobilismo culturale, di assenza di progettazione presente e futura.
Si irrompe nel silenzio del poco o nulla, con l’azione più rivoluzionaria: la cultura, la formazione per tutte le età, la conoscenza di se stessi, della propria storia locale e regionale.
Si lavora per animare il paese, per professionalizzarne le risorse culturali, aprire le case museo ancora chiuse e costruire le basi di un progetto di Paese Museo che generi economia dalla cultura locale.
Con cadenza mensile, non solo i meanesi, saranno invitati a partecipare attivamente agli incontri che vedranno la presenza dei decani dell’università di Cagliari e Sassari, dialogare con la giornalista Simona Scioni, divulgatrice e direttrice artistica della rassegna.
Si inizia il 1 marzo con Grazia Deledda e la Sarditudine di una donna moderna, insieme a Duilio Caocci e Matteo Porru, segue, il 22 di marzo, prof. Francesco Cesare Casula e Giovanni Serreli con il tema Il Regno di Sardegna e Eleonora d’Arborea.