La cerimonia per le celebrazioni di “Sa die de sa Sardigna” 2022 ha visto l’esordio della neonata Orchestra regionale dei Conservatori della Sardegna. Ad istituire ufficialmente la compagine musicale che rappresenta un unicum nel sistema italiano dell’Alta formazione artistica e musicale, è stato recentemente proprio il Consiglio regionale, con voto unanime dei suoi componenti. Uno speciale saluto all’orchestra è stato fatto dal presidente del Consiglio regionale Michele Pais che, dopo aver ringraziato il presidente della Regione Christian Solinas, l’arcivescovo di Cagliari, monsignor Giuseppe Baturi e tutte le autorità civili e militari presenti in aula, si è rivolto ai giovani musicisti dell’orchestra.
«Ringrazio e porgo un particolare augurio all’Orchestra regionale dei Conservatori di Sassari e di Cagliari che ha voluto onorare questa importante festa del Popolo sardo. L’orchestra regionale – queste le parole di Michele Pais – orgoglio per tutti noi, è formata dai maestri e dagli studenti virtuosi dei Conservatori di Musica Luigi Canepa di Sassari e Pierluigi da Palestrina di Cagliari. Questa prima esibizione nell’Aula del Consiglio regionale, proprio nel giorno della Festa dei sardi, rappresenta un punto di partenza che, sono sicuro, proseguirà con la conquista di molti e importanti traguardi. Con la presenza dell’Orchestra della Sardegna vogliamo idealmente vincere il fragore delle bombe che anche in queste ore continuano a martoriare l’Ucraina. La musica, infatti, costituisce da sempre un veicolo universale di pace, amore e solidarietà. A nessuno, in questo momento, è consentito “volgere lo sguardo altrove.»
L’orchestra diretta dal maestro Alberto Pollesel ha eseguito in apertura l’Inno regionale “Procurade ‘e moderare” con arrangiamento di Stefano Garau per Orchestra sinfonica e voce solista. Sono state eseguite inoltre tre danze sarde con arrangiamento per Orchestra di Mariano Meloni. Nel programma anche “danza Sarda” da Amsicora di Luigi Canepa e tre canzoni di Ennio Porrino. In chiusura la celeberrima “Non potho reposare” di Giuseppe Rachel in un arrangiamento per Orchestra sinfonica di Stefano Garau. Per il bis l’orchestra ha eseguito il minuetto dalla Sinfonia numero 40 di Mozart, utilizzata negli anni ‘70 come sigla del gazzettino sardo. Al termine del concerto, sono stati tributati all’orchestra lunghissimi applausi.