Sabato 2 settembre, il fiume umano di 900 uomini scalzi, con indosso il caratteristico saio bianco, trasporterà da Cabras al villaggio il simulacro di San Salvatore. Di corsa, dalla cittadina lagunare al santuario campestre, is curridoris rinnoveranno la loro fede e ognuno scioglierà il proprio personale voto.
A Cabras è tutto pronto. Con le ultime giornate della novena dedicata a San Salvatore, l’evento entrerà nella sua fase più attesa.
«Cabras si sta preparando alla due giorni della Corsa, una lunga e faticosa processione che rappresenta il clou del Grande Evento, un momento fortemente identitario per la nostra comunità. L’amministrazione comunale ha affiancato le due associazioni e il comitato per garantire che tutto si svolga nella più completa sicurezza. Un compito al giorno d’oggi prioritario e giustamente affidato all’Ente locale, così che gli altri soggetti possano occuparsi dei festeggiamenti civili e religiosi», ha detto il sindaco, Andrea Abis.
La Corsa degli Scalzi, organizzata dal comune di Cabras con il contributo finanziario dell’Assessorato al Turismo della Regione Sardegna, del Comitato dei festeggiamenti di San Salvatore e la collaborazione dell’Associazione Is Curridoris, dell’Associazione Santu Srabadoeddu e dell’Associazione Enti Locali per lo Spettacolo, è un importante evento che coinvolge Cabras, il Sinis e tutta la Sardegna.
La cittadina di Cabras, sabato 2 settembre, si sveglierà all’alba e i novecento corridori scalzi si raduneranno per la messa nella chiesa di Santa Maria. Terminata la funzione e ricevuta la benedizione del sacerdote percorreranno a ritmo sostenuto i più di sette chilometri, tra asfalto e sterrato, che li separano dal villaggio del Santo.
«Il venerdì sarà uno dei giorni più carichi di emozione. Verrà fatto il sorteggio delle mudas che avranno il compito di accompagnare il simulacro alla partenza e all’arrivo nei due giorni di festa, ma sarà soprattutto la notte più lunga, quella della vigilia del giorno tanto atteso da ogni corridore, quando indosseremo il nostro abito più bello che rispecchia la massima fede e devozione nei confronti del Salvatore. Ogni corridore vive questo momento intimamente e con grande trasporto», ha affermato il presidente dell’associazione Is Curridoris, Alessio Camedda.
Il Santo rimarrà nel piccolo santuario di San Salvatore fino a domenica 3 settembre quando, a partire dalle 18, gli scalzi percorreranno le polverose strade sterrate tra i campi del Sinis per riportare a Cabras il simulacro.
La serata e la notte le strade del borgo diventeranno invece la scena di una grande festa di popolo con la musica dei NeonElio, gli Istentales e i Tenores di Neoneli e con i sapori e i profumi della Sagra del muggine.
«Siamo pronti per regalare a tutti la vera festa che da anni affianca i riti religiosi. Festeggiamo il nostro Santo con le musiche della tradizione, come pensiamo sia più indicato nella sera del sabato. La domenica sarà la volta della musica contemporanea», sono le parole del presidente del Comitato dei festeggiamenti 2023, Luca Sechi.