Sarà la tanto attesa Sagra del Mirto edizione numero ventisei quella in calendario a Telti dal 6 all’ 8 agosto prossimo. Dopo un fermo doloroso, ma inevitabile, la Sagra del Mirto di Telti si prepara per coinvolgere gli imprenditori e i produttori che, durante la tre giorni classica dell’estate teltese accoglieranno turisti e intenditori. Organizzata dalla Pro loco di Telti con la collaborazione preziosa del comune di Telti, di gruppi, di associazioni e di tanti volontari con la direzione artistica di Mauro Mibelli, anche per il 2021 la Sagra si preannuncia foriera di novità che, come in passato, rappresentano un cambio di marcia nella ricerca e nella valorizzazione della musica Made in Sardinia. Nel 2019 la Sagra del Mirto aveva saputo conquistare una nuova fetta di pubblico incuriosita oltre che dalla presenza di attività legate al Mirto e alla tradizione eno-gastronomica di Telti, anche dagli spettacoli raffinati messi in calendario. Mauro Mibelli, musicista raffinato e grande conoscitore delle sonorità e delle eccellenze sarde, sta imbastendo un programma capace di ripetere il successo raggiunto negli anni. Nel 2019 la Sagra del Mirto ha compiuto i suoi primi venticinque anni, riuscendo a diventare un appuntamento da calendario imprescindibile. Ogni anno registra oltre 20.000 presenze per rendere omaggio al prezioso nettare, ma anche all’encomiabile tenacia dei volontari nel creare visibilità al centro gallurese.
La storia. La Sagra del Mirto è nata nel 1994, grazie all’intuizione di un gruppo di volontari che desiderava far scoprire le bellezze della zona ai turisti, prevalentemente abbagliati dal mare limpido e dalle spiagge della costa. Si cominciò così, per il piacere di far rivivere tradizioni lontane, ai più sconosciute. Il rito della raccolta del mirto, divenne l’impegno principale e trasformò il succo ottenuto dalle piccole bacche viola, in un prezioso liquore, apprezzato ovunque. Grazie all’intuizione di quel periodo nacquero i primi produttori di liquore di mirto, oggi affermati e noti su scala nazionale.
L’edizione del 2019. La 25ª edizione valorizzò il lavoro artigiano, coinvolgendo anche i bambini attenti ai racconti degli anziani, diede attenzione alle produzioni locali, gratificando i prodotti eno-gastronomici di qualità e offri una serie di concerti di altissimo spessore artistico. Il pubblico accolse con applausi a scena aperta il concerto di Mauro Mibelli con Chiara Pilosu, Paolo Brandano, Beppe Albanese e la spettacolare presenza del maestro Luigi Lai alle launeddas. Raffinato il concerto di Marino Derosas alla chitarra, con lui si esibì Paolo Zuddas alle percussioni, Fabrizio Leoni al contrabbasso e Barbara Magnoni. Il programma della 25° edizione prevedeva anche tanto folk, quest’anno, invece, a causa del Covid, non sarà possibile assistere all’esibizione dei gruppi folkloristici, come tradizione vorrebbe. Non mancheranno comunque le sorprese, studiate dal direttore artistico.
Le novità della 26ª edizione saranno svelate il prossimo 20 luglio nel corso della conferenza stampa in programma presso l’aeroporto Costa Smeralda, grazie alla preziosa collaborazione della Geasar.