E’ iniziato questa mattina, a Teulada, il doppio Island X Prix, che si corre oggi e domani ed è valido come quinto e sesto round della serie internazionale Extreme E, riservata ai Suv elettrici e co-organizzata dall’Aci con la partnership della Regione Sardegna. La nuova formula 2023 prevede, sia oggi sia domani, due manche di qualifica in mattinata, seguite, nel pomeriggio, dalla Redempion Race, la quale assegnerà i posti dal sesto al decimo della classifica, e la Finale, decisiva per decretare la top5. Previsti quattro giri di pista in ogni manche, equamente ripartiti tra i due piloti, uomo e donna, che si alterneranno alla guida di ciascuno Odyssey21 dei dieci team in gara. Nuovo e velocissimo il percorso sterrato di 2,9 km, ricavato sempre all’interno dell’Area Addestrativa dell’Esercito di Capo Teulada, in cui ieri nelle libere si è raggiunta la velocità massima di 155 km/h.
L’Università di Cagliari a Teulada. E proprio ieri, alla vigilia della gara, sono arrivati nel paddock dell’Extreme E ben 60 studenti dell’Università di Cagliari, tutti iscritti alla triennale e alla magistrale in Ingegneria Meccanica. La collaborazione tra l’Automobile Club d’Italia, Aci Sardegna, Extreme E e l’ateneo cagliaritano, novità dell’edizione 2023, si è rivelata estremamente fruttuosa. Oltre a un convegno “A greener future in motorsport”, organizzato mercoledì scorso nella facoltà di Ingegneria, è stata data ai preparati e attenti ingegneri del futuro l’occasione di trascorrere una giornata nel paddock, dove hanno potuto toccare con mano la realtà di un campionato del mondo che raggiunge tutte le latitudini del pianeta e fa tappa anche a poche decine di chilometri dalle aule universitarie dove i talentuosi ingegneri sardi si formano. Dopo aver conosciuto il mondo dell’Island X Prix, visitato i box dei team in gara, interagito coi piloti e gli ingegneri e studiato i dettagli degli Odyssey21, gli ospiti hanno pranzato nel paddock assieme a tutto lo staff della manifestazione. Nel primo pomeriggio hanno poi assistito alle prove libere, con la possibilità di osservare da vicino le operazioni compiute nell’area Switch, il cambio di pilota e il cambio di una gomma dopo una foratura.
«Speriamo che questa collaborazione sia solo l’inizio, la sinergia tra l’Università di Cagliari, in particolare la Facoltà di Ingegneria, e l’Aci e il mondo del racing va rafforzata perché si è rivelata un’ottima opportunità per i nostri studenti, che l’hanno accolta e vissuta con molto entusiasmo. Ringrazio Aci, Extreme E e i professori Daniele Cocco, presidente della Facoltà, e Costantino Mastino, che hanno proposto e sposato in pieno questa iniziativa fin da subito», ha commentato il professor Mohamad El Mehtedi, presidente del corso di studi di Ingegneria Meccanica triennale e magistrale.
«I nostri studenti sono molto vicini ai temi e alle problematiche di natura meccanica e hanno seguito da vicino non solo la parte elettrica ma anche quella meccanica, approfondendo anche lo studio degli ammortizzatori nella tenda del fornitore. Qualcuno addirittura già stava pensando di proporre una modifica col passaggio dagli attuali due ai quattro motori, uno per ruota, si sono spinti in avanti. I ragazzi sono entusiasti di questa iniziativa e, dato che sono una miniera di idee, ritengo sia stato fondamentale creare una contaminazione tra il mondo sportivo e quello universitario poiché, se non c’è un incontro, non c’è scambio d’idee e occasioni come questa sono invece uno stimolo determinante», ha aggiunto il professor Pasquale Buonadonna, docente di Tecnologie e Sistemi di lavorazione.
«Non credevamo potessimo avere l’opportunità di visitare tutto il paddock e osservare da vicino da questa realtà. Siamo rimaste colpite fin dal primo impatto e poi sono stati tutti molto disponibili, ci siamo sentiti accolti e la visita ha superato ogni aspettativa. Quella con l’Aci è una collaborazione importante, speriamo sia la prima di tante attività da poter svolgere assieme», ha commentato la studentessa Martina Grisolia.
«È stato bello ed emozionante poter visitare il paddock di un mondiale. È organizzato molto bene ed è molto particolare, a partire dalle diverse tende che ospitano i box e tutte le altre attività, direi che è davvero estremo», ha aggiunto lo studente Andrea Busu.
«Il primo step della partnership con l’Università di Cagliari si è rivelato una bellissima esperienza e una grandissima occasione. Si tratta di un progetto che vogliamo ripetere in futuro, e non solo all’Island X Prix ma anche in occasione di tante altre iniziative che l’Automobile Club d’Italia realizza sul territorio. Si è creato grandissimo interesse negli studenti e nei docenti, che ringraziamo per aver accolto con convinzione il nostro invito. Al contempo questa collaborazione si è rivelata per noi un ulteriore stimolo, pertanto proseguiremo a realizzare dei progetti assieme all’Università: crediamo che questi ragazzi possano supportare il motorsport e anche altri settori per noi fondamentali come la mobilità e la transizione ecologica, che è il futuro», ha concluso il presidente di Aci Sardegna, Giulio Pes di San Vittorio.
Racing for All. L’Island X Prix e la collaborazione tra Aci ed Extreme E e l’Università di Cagliari si è rivelata un’opportunità unica e indimenticabile per la ventiquattrenne di Serrenti, Erica Garau, studentessa della magistrale in ingegneria meccanica il cui curriculum è stato selezionato dal blasonato team Andretti nell’ambito dell’iniziativa Racing for All, che offre la possibilità ai giovani che non hanno ancora esperienze lavorative nel settore di candidarsi per entrare a far parte dei team in gara in occasione delle settimane di gara. I team, che hanno un limite di cinque membri, possono contare su un sesto elemento se scelgono di sfruttare questa possibilità. «Lo studio promosso dalla Hamilton Commission ha dimostrato che non è semplice accedere al mondo del motorsport, in particolare se non si hanno precedenti esperienze o un background privilegiato, ma esistono tante persone di talento che non hanno possibilità particolari. Quindi l’idea di Extreme E è stata quella di ideare un progetto che garantisse la possibilità ai giovani di conoscere tutte le dinamiche che stanno dietro a un team motoristico, poiché tutti pensano si tratti solo di andare veloci, ma ci sono tante cose da conoscere: dagli aspetti ingegneristici, che sono il nucleo del lavoro, ma anche la logistica, i programmi per raggiungere il budget tramite l’acquisizione di partner e sponsor, i dettagli su chi e come organizza e prenota i trasferimenti e gli hotel, i dipartimenti della grafica e della comunicazione e la gestione dei piloti, la cui vita è nelle nostre mani – ha raccontato Roger Griffiths, Team manager Andretti –. Noi abbiamo scelto anche qui una giovane ingegnera, Erica, per darle la possibilità di conoscere questo mondo. Spenderà dei giorni qui con noi, avrà modo di capire questa realtà, e per noi è fondamentale dare la chance a delle persone di conoscere l’ambiente e capire se questo tipo di attività fanno per loro. Siamo nel motorsport da 40 anni e dare a qualcuno la prima opportunità, aprire una finestra su questo universo è importante per noi».
Girls on Track. Oltre ai 60 giovani studenti e ingegneri dell’Università di Cagliari, venerdì Aci ed Extreme E hanno accolto a Teulada anche le donne del motorsport sardo, piloti e navigatrici licenziate Aci che disputano campionati motoristici regionali, nazionali e internazionali. Anche le ambasciatrici sarde hanno avuto modo di visitare il paddock, dai box alla direzione gara, e di assistere a prove libere e switch, oltre che pranzare assieme a tutto lo staff dell’Island X Prix.