Si avviano alla conclusione gli appuntamenti del Festival della Planargia, Vieni in Planargia. Sono prossime le ultime due date: 25 novembre Flussio e 9 dicembre Montresta.
Sei mesi di appuntamenti di arte e cultura, di musica e intrattenimento che hanno fatto tappa nelle comunità planargine con un programma personalizzato ed originale, curato dalla sapiente direzione artistica di Ambra Pintore con il supporto artistico ed operativo di Roberta Locci e Roberto Scala.
Mesi intensi, di grandi emozioni, apprezzati dalle comunità ospitanti, non solo per il notevole programma artistico proposto, ma soprattutto per l’intento di creare, attraverso la cultura, un denominatore comune fra le comunità che rilanciasse l’entusiasmo e la vitalità di una Planargia offesa dall’isolamento di servizi e dal progressivo contrarsi delle possibilità di lavoro specie per i più giovani.
Il Festival, in un quadro di difficoltà economica e sociale, di uno spopolamento progressivo tanto da parere inesorabile, si fa carico anche di un messaggio di speranza: individua una strada per la rinascita non ingorda e che offende le terre, ma che ama le colline che guardano occidente e sfida i suoi abitanti a riscoprirsi Signori e Padroni di Beni non cedibili come la propria Storia, Tradizione, Cultura.
Con queste ricchezze, immesse con professionalità e libere da ogni ingenuità, la Planargia costruisce il proprio nuovo presente: prepara un futuro possibile ai suoi figli e figlie lontane sì che loro trovino sempre la loro casa ad accoglierli.
Gli appuntamenti di Flussio ricadono nella Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne, che sarà ricordata per tutta la giornata nelle varie tappe del programma.
Il tema scelto per le giornate a Flussio è legato all’asfodelo e inaugura un progetto triennale che richiama cultura, tradizione ed economia della Planargia e che vede Flussio protagonista: La via dell’Asfodelo.
Cultura, economia, arti, tradizione ed ambiente sono strettamente legate a questo fiore, all’immagine stessa che il suo nome greco incarna: è il fiore che sa resistere al fuoco, che colora di bianco le valli, che nutre le api con le sue antere cariche di polline color arancio, che sa resistere, determinato e fiero, alle asperità di terre rocciose ed aride adite più al pascolo che all’agricoltura.
Questo il motivo ispiratore del progetto che trova nel museo dell’asfodelo di Flussio, nelle lavorazioni artigiane d’intreccio, nell’uso medicamentoso dell’asfodelo un possibile tematismo culturale e turistico che potrà offrire una ragione in più per andare a conoscere la Planargia.
Questo il motivo ispiratore del progetto che trova nel museo dell’asfodelo di Flussio, nelle lavorazioni artigiane d’intreccio, nell’uso medicamentoso dell’asfodelo un possibile tematismo culturale e turistico che potrà offrire una ragione in più per andare a conoscere la Planargia.
Sono questi i tematismi principe del Festival Vieni in Planargia: individuare nella storia del territorio e delle sue comunità, le ragioni e gli strumenti per una rinascita interna che sappia dialogare ed attrarre turismo e forse, nuovi abitanti.