Si è chiusa con successo di pubblico e con soddisfazione dell’Amministrazione comunale di Modolo la due giorni dedicata alla musica ed alle arti curata dall’associazione Istranzos de Domo, con direzione artistica di Ambra Pintore, supportata dai creatori di contenuti Roberta Locci e Roberto Scala.
Il Modolo Festival, fortemente voluto dall’Amministrazione comunale di Modolo, è inserito nell’ormai storico progetto “Non Fermiamo la tradizione” dell’ teso a promuovere un’arte al servizio della comunità, dove ogni individuo può trovare uno spazio per esprimere il proprio talento e contribuire alla crescita collettiva e dei più giovani.
Il Modolo Festival, fortemente voluto dall’Amministrazione comunale di Modolo, è inserito nell’ormai storico progetto “Non Fermiamo la tradizione” dell’ teso a promuovere un’arte al servizio della comunità, dove ogni individuo può trovare uno spazio per esprimere il proprio talento e contribuire alla crescita collettiva e dei più giovani.
Il programma ha esordito con lo spettacolo teatrale “Se dico no, è no – Un anno di albe e tramonti contro la violenza di genere”. Pubblico attento e posti a sedere al completo per la piazza che ha accolto lo spettacolo teatrale ideato da Maria Francesca Chiappe, giornalista, Ambra Pintore, artista, e Claudia Rabellino, avvocata, che ha messo in scena musica, teatro, reading e mini-talk nella convinzione che l’espressione artistica possa suscitare una riflessione su quanto sta accadendo. Gli spazi comunali della Sala Polivalente sono poi divenuti spazio espositivo della mostra dedicata al pittore atzarese Antonio Corriga, “La forma dell’identità” curata da Sabina Corriga e Antonello Carboni (vedi scheda in allegato) e la proiezione del documentario “La vita in un intreccio di colori”.
Il festival è proseguito con l’approfondimento dedicato alle tradizioni regionali, alla ricerca e maestria manifatturiera che si cela nelle ricostruzioni storiche dei nostri abiti tradizionali, nei gioielli, nelle movenze e nelle significanze di ciascuno degli aspetti che connota la rielaborazione storica dei “Bestimenta”.
L’affluenza del pubblico ha premiato la sfida lanciata dall’Associazione Istranzos de Domo con direzione artistica di Ambra Pintore: portare le arti, le culture, le musiche e ogni espressione artistica che cibi l’anima anche nei piccoli centri sì che sia da stimolo per la crescita culturale della comunità che le accoglie, ma anche da opportunità di promozione e rilancio economico di un territorio e delle sue comunità: in tanti sono arrivati da parti lontane della Sardegna per prender parte agli spettacoli. In tanti hanno avuto modo di arrivare in Planargia e vivere una comunità che ha accolto gli ospiti nella misura di cui è attrezzata ad accogliere. La prova che il turismo sostenibile ed esperienziale può trovare valido sostegno nella cultura può dirsi superata.