Si tiene questa sera, a Curcuris, un nuovo appuntamento della prima edizione del festival comunitario “Uomo e Natura”, voluto dall’amministrazione comunale con l’obiettivo di accrescere la coesione sociale attraverso mirate azioni culturali che, in questa prima edizione, propongono un’ampia ed eterogenea riflessione sui vari profili del rapporto tra uomo e natura.
In piazza Santa Maria per una serata dedicata all’osservazione astronomica a cura dell’Associazione Astrofili Sardi: alle 21.45 si inizierà con una breve introduzione, accompagnata da una proiezione, in cui verranno illustrati i principi della osservazione astronomica (la storia e i metodi di osservazione) con un interessante approfondimento dedicato ai fenomeni celesti. Nella seconda parte, invece, i presenti potranno osservare il fenomeno denominato “sciame delle Perseidi” meglio note comunemente come stelle cadenti.
«Il festival comunitario “Uomo e Natura” nasce per arginare il fenomeno legato allo sgretolamento dello spirito comunitario, già latente nelle nostre società – afferma il sindaco di Curcuris Raffaele Pilloni – e, sebbene in misura minore, anche in piccole realtà come la nostra. Da qui l’idea di un festival – appunto – “comunitario”, nella convinzione che la cultura sia ancora un mezzo di coesione sociale, il più grande mezzo di coesione sociale. L’espressione artistica e il pensiero sono la testimonianza della vita associata degli uomini: segnano la nascita, la vitalità e la rinascita di una comunità. Il tema del festival, poi, incentrato sul rapporto tra uomo e natura è dovuto all’esigenza, impellente anche nel nostro tempo, di riflettere su questo tema. I nuovi equilibri del dibattito postmoderno sull’etica ambientale, sulla bioetica e sul rischio ambientale e più in generale sul rapporto uomo e natura sono fortemente influenzati da un approccio fondato su basi oggettive e misurabili, scientifiche. La cultura però aiuta anche a cogliere il rapporto tra uomo e natura nella sua dimensione più profonda, ancestrale e simbolica: mitica. Prospettiva di cui non si può fare a meno neppure oggi, nell’epoca della tecnica che domina sull’uomo influenzandone anche lo sguardo verso la natura.»
La manifestazione è realizzata con il sostegno del comune di Curcuris, in collaborazione con l’Associazione Turistica Pro Loco.
Antonio Caria