Come ormai da tradizione da oltre trent’anni, la Pro loco di Uri dedica la seconda domenica di marzo alla sagra del carciofo spinoso dop. L’evento, in programma sabato 9 e domenica 10 marzo, avrà un’anteprima l’8 marzo con l’Istituto Comprensivo Grazia Deledda dove si terranno dei dedicati alla scuola primaria e secondaria inferiore.
Inoltre, sin dalla mattinata di sabato, spazio alla solidarietà targata Avis per l’annuale donazione del sangue dalle 8.30 alle 12.00. Alle 17.00, nell’aula consiliare il professor Antonio Farris presenterà il suo ultimo libro, edito da Carlo Delfino Editore “Il Carciofo. Un’eccellenza dell’agricoltura e della gastronomia della Sardegna”, realizzato insieme a Luigi Ledda, Paola Deligios. La serata proseguirà in piazza con il cabaret di “Signora Agnese”, la musica dal vivo del gruppo “La Pillola” e dj set.
Domenica 10 marzo sono numerosi gli eventi che in contemporanea coloreranno la giornata all’insegna della tradizione, dei valori uresi e del folklore.
L’atelier di via Sassari 14 darà il via agli appuntamenti con la mostra del ricamo “Incantos” con gli abiti tradizionali di Uri a cura di Maria Pazienza Salaris e Tonina Salaris che ospiteranno nel pomeriggio la cerimonia della vestizione con l’abito tradizionale.
L’antico lavatoio ospiterà la mostra fotografica dell’Unione dei Comuni del Coros “Le Perle del Coros” mentre nei locali S’Iscola Ezza sarà possibile visitare fin dal mattino la mostra “Su Cosinzu Antigu”, a cura di Rita Achenza e la mostra fotografica “Sardità” della Scuola Fotografica Maior di Sassari. Da “S’Iscola Ezza” partirà dopo le 10.30 la visita guidata ai monumenti del percorso “Il Centro %” che prevederà una sosta per la degustazione del vino locale presso S’Iscalitta.
Dalle 12.00 spazio alla gastronomia con la degustazione delle pietanze a base di carciofo in piazza della Repubblica.
«La Sagra, come ogni anno, si rinnova nella tradizione – spiega la presidente della Pro Loco Uri Antonietta Capozzoli -. Negli anni abbiamo imparato che i visitatori delle sagre cercano semplicità, qualità, folklore ma in maniera sempre più esigente e innovativa. Come Pro Loco di Uri abbiamo dimostrato in trentadue edizioni di stare al passo con i tempi mantenendo puro il nostro dna ed il nostro legame alla comunità urese. A raccontare le nostra innovazione ci sono i gemellaggi in tutta Europa che ci spingono a conoscere e legare i nostri gusti a quelli più lontani, mentre a testimoniare il nostro legame c’è la costante collaborazione con le associazioni uresi che con amore raccontano la nostra storia.»
Antonio Caria