Tanti e diversi sono i raggiri che i truffatori mettono in atto per far cadere in inganno ignari cittadini, che purtroppo spesso diventano vittime delle loro trappole.
Il perdurare della pandemia ancora in corso, e che ha costretto le persone a stare in casa per la maggior parte del tempo, ha allargato le occasioni di contatto tra le potenziali vittime e i malintenzionati, anche attraverso lo strumento informatico o più in generale i mezzi di comunicazione.
La Polizia di Stato, da sempre impegnata nel contrasto di questi insidiosi reati, rivolge ancora l’appello a tutti i cittadini affinché prestino sempre più attenzione, per far sì che non diventino vittime di truffe ordite con metodi sempre più evoluti e raffinati e che inseguono man mano le condizioni delle persone, adattandosi ai loro desideri. L’esperienza acquisita in tutta la Provincia degli investigatori della Quarta Sezione della Squadra Mobile, che si occupa dei reati contro il patrimonio, conduce, a tal proposito, all’esigenza di ricordare che nessuno può ritenersi al di fuori delle mire degli autori di questi reati, poiché il target ai quali si rivolgono è allargato alle persone di ogni età, estrazione sociale e cultura.
In particolare, in queste ultime settimane gli investigatori della squadra mobile hanno rilevato una crescita esponenziale delle truffe ai danni di correntisti bancari. Diverse sono state, in questi giorni, le persone che hanno chiesto aiuto alla Polizia, denunciando di essere state vittime di questi raggiri e che sono state ascoltate sia dai poliziotti dell’Ufficio Denunce sia dagli investigatori della Sezione Reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile. Nessuna banca è indenne da questo tipo di raggiro e il correntista di qualsiasi banca può divenirne bersaglio.
Come avviene la truffa
Il correntista riceve un messaggio o una chiamata che sembra provenire dai canali ufficiali della banca, tale messaggio di solito chiede di connettersi ad un sito che sembra quello della banca, ma che in realtà è gestito dai truffatori e ha il solo scopo di raccogliere informazioni sensibili.
Spesso accade anche che nel messaggio si faccia riferimento ad un operatore della banca che chiamerà in seguito per aiutare a mettere in sicurezza il conto a seguito di un tentativo di accesso non autorizzato.
Il raggiro è finalizzato evidentemente a carpire il codice PIN che permette ai truffatori di autorizzare un movimento di denaro dal conto del malcapitato.
Occorre fare attenzione, tra gli altri elementi, al fatto che spesso alla vittima appare sul cellulare il numero reale del call-center della banca, ma ciò è solo un illusione, infatti in realtà i truffatori riescono a camuffare il numero realmente utilizzato tramite dei centralini internazionali.
Come prevenire le truffe
Ci sono delle semplici regole che valgono durante qualsiasi operazione svolta tramite internet o con il cellulare che anche in questi casi sono utili:
- MAI cliccare sui collegamenti ricevuti tramite SMS, neanche se sembrano provenire dalla propria banca;
- MAI inserire dati sensibili (user, password, numeri di carta di credito o altri dati personali) su siti che non siano conosciuti neanche se sembrano quelli della propria banca o di un servizio al quale si è registrati;
- Quando si viene contattati da sconosciuti che si presentano come dipendenti o funzionari dalla banca, anche se la chiamata sembra provenire dal numero ufficiale, terminare immediatamente la conversazione e contattare il call center ufficiale dell’istituto finanziario o la filiale della propria banca comunicando l’accaduto;
- MAI comunicare il codice PIN autorizzativo di un operazione, la banca non lo chiederà mai telefonicamente o con qualsiasi altro mezzo che non sia il sito ufficiale e a seguito di un operazione disposta dal cliente;
- I truffatori sanno essere molto persuasivi, bisogna essere sempre diffidenti;
- Se viene utilizzato un cellulare mai installare app sconosciute ed in particolare quelle consigliate da sconosciuti via SMS, telefono o altri sistemi di messaggistica;
- Se viene utilizzato un pc installare un antivirus (anche gratuito) e aggiornarlo frequentemente, mai installare programmi sconosciuti o consigliati da sconosciuti.
La Polizia di Stato invita tutti a non abbassare mai la guardia e a chiedere aiuto chiamando il 113 e comunque rivolgendosi alle Forze dell’Ordine non solo nel caso in cui ci si imbatta in un tentativo di truffa o ci si accorga di esserne stati vittima, ma anche in caso di qualsiasi dubbio o altresì solo per chiedere un’informazione o un consiglio.