Sono stati stabiliti i criteri di riparto in favore degli Enti Locali dei fondi per l’assistenza non educativa (prevalentemente socio-sanitaria), pari a 1 milione di euro e definiti i criteri di riparto dei fondi regionali destinati, come ogni anno, a Comuni e Province/Città metropolitana per gli interventi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli studenti con disabilità delle scuole primarie, medie e superiori.
«Si tratta – ha sottolineato l’assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu – degli aiuti per il ricorso agli educatori professionali che assisteranno i ragazzi nella comunicazione a supporto degli insegnanti di sostegno, nonché del contributo per il trasporto dei ragazzi con disabilità e per l’acquisto degli ausili per la didattica specificamente indirizzata. Gli Enti Locali dovranno ora, a seguito del bando di imminente pubblicazione, rilevare il fabbisogno delle scuole presenti nel territorio di competenza. Grazie agli incrementi promossi dall’Assessorato e definiti dal Consiglio Regionale negli ultimi anni, la disponibilità è ora arrivata a 19 milioni e 500 mila euro. Di certo ancora insufficiente senza il necessario supporto dei bilanci degli Enti, ma comunque segnale di una continua e rafforzata attenzione alle persone con disabilità.»
Da ricordare che persiste l’esclusione delle Province delle Regioni autonome dal riparto del Fondo nazionale per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione per gli alunni con disabilità, previsto dalle norme nazionali. Fatto che sottrae alla Sardegna risorse pari ad almeno 3 milioni di euro da destinare ai ragazzi delle scuole superiori. In sede di Conferenza delle Regioni è stato più volte richiesto un cambiamento, ma finora senza successo. Per rimediare a questa esclusione, il riparto prevede un correttivo in favore delle stesse Province/Città metropolitane.