Ci sono anche Maria Carla Aragoni, Vito Lippolis, Claudia Caltagirone e di Anna Pintus ed Enrico Podda, docenti e ricercatori del Dipartimento di Scienze chimiche e geologiche dell’Università degli Studi di Cagliari, tra i protagonisti del progetto “Gold(I/III) metal-drugs in the treatment of covid-19 pandemic” (AuCovid), coordinato dal professor Massimiliano Arca.
L’intento è quello di utilizzare gli strumento della chimica computazionale per studiare complessi di oro, come Auranofin, attivo contro il Coronavirus. le attività potranno essere portate avanti anche grazie a Scai (SuperComputer Applications and Innovation), il dipartimento di calcolo ad alte prestazioni del Cineca, il Consorzio interuniversitario per il calcolo automatico, nell’ambito dell’Italian SuperComputer Resource Allocation (Iscra).
Il progetto ha visto un budget iniziale di 30mila ore sul nuovissimo server di supercalcolo Marconi100, un sistema basato sulla combinazione dei processori Ibm Power9 e delle Gpu Nvidia Tensore Core V100,
«In questi giorni – ha dichiarato il professor Massimiliano Arca – sto verificando con il team di Cineca se questa sia in realtà la macchina più adatta per i nostri calcoli e ho chiesto di spostare almeno parte del monte ore su Galileo, un supercomputer su cui possono girare più agevolmente i codici necessari ai calcoli computazionali di nostro interesse.»
L’intento è quello di utilizzare gli strumento della chimica computazionale per studiare complessi di oro, come Auranofin, attivo contro il Coronavirus. le attività potranno essere portate avanti anche grazie a Scai (SuperComputer Applications and Innovation), il dipartimento di calcolo ad alte prestazioni del Cineca, il Consorzio interuniversitario per il calcolo automatico, nell’ambito dell’Italian SuperComputer Resource Allocation (Iscra).
Il progetto ha visto un budget iniziale di 30mila ore sul nuovissimo server di supercalcolo Marconi100, un sistema basato sulla combinazione dei processori Ibm Power9 e delle Gpu Nvidia Tensore Core V100,
«In questi giorni – ha dichiarato il professor Massimiliano Arca – sto verificando con il team di Cineca se questa sia in realtà la macchina più adatta per i nostri calcoli e ho chiesto di spostare almeno parte del monte ore su Galileo, un supercomputer su cui possono girare più agevolmente i codici necessari ai calcoli computazionali di nostro interesse.»
Antonio Caria