«A seguito dell’ennesimo provvedimento lesivo dei nostri diritti, stamattina noi studenti siamo tornati a protestare sotto la sede dell’Ersu.»
Lo scrivono in un comunicato diffuso stasera, gli studenti universitari di Cagliari.
«Secondo l’avviso affisso nelle case, i ragazzi che risultano idonei nelle graduatorie provvisorie, e che secondo il bando hanno diritto a permanere nelle strutture dietro pagamento di un corrispettivo, si ritroveranno a dover abbandonare il proprio alloggio entro le ore 19.00 del 30 settembre – aggiungono gli studenti universitari di Cagliari -. In risposta alle nostre rivendicazioni, l’ente si è limitato a promettere di riesaminare le richieste finora inoltrate. Una risposta del tutto insoddisfacente e che non fa altro che dimostrare come l’Ente non voglia trattare tutti allo stesso modo, ignorando le necessità degli studenti fuori sede e la situazione sanitaria, creando discriminazioni tra gli aventi diritto usando criteri arbitrari e non previsti dal bando.»
«Ci troviamo così a due giorni dal possibile sfratto senza nessuna risposta concreta – concludono gli studenti universitari di Cagliari -. Per queste ragioni, se entro il 30 settembre tutti gli studenti idonei non avranno la certezza di poter rimanere all’interno delle case, saremo pronti a mobilitarci ancora.»