I Cobas Scuola di Cagliari lanciano l’allarme per la situazione delle scuole pubbliche in Sardegna e in Italia. Ogni anno la situazione peggiora.
Dopo oltre settant’anni di storia repubblica, la scuola italiana non ha ancora un sistema di reclutamento stabile e univoco, né un sistema di formazione in ingresso dei docenti – a parte l’insostenibile decreto Bianchi (convertito in legge a camere sciolte). I concorsi sono rapsodici, arbitrari, e selettivi in senso negativo. Non è previsto un termine per i contratti a tempo determinato: si può restare precari per oltre trent’anni.
Gli organici del personale ATA sono largamente insufficienti: mancano migliaia di collaboratori scolastici, il che mette a repentaglio la vigilanza; le segreterie amministrative sono sotto organico proprio nel momento storico in cui vengono caricate di nuovi compiti e responsabilità; gli assistenti tecnici sono in numero risibile e carenti nelle scuole dell’obbligo. Manca un sistema di formazione permanente per il personale.
I dirigenti scolastici sono stati rivestiti di compiti, responsabilità e poteri che confliggono con una scuola partecipata e collegiale, come previsto dagli ordinamenti. Nelle scuole stanno aumentando i comportamenti illegittimi, lesivi dei poteri degli organi collegiali e dei diritti e della dignità delle persone, comportamenti che nei fatti sono impuniti.
Le regole per le nomine dei supplenti, tra cui l’uso dell’algoritmo, sono diventate sempre più complicate, bizantine, irragionevoli e ingestibili, creando totale mancanza di trasparenza e riducendo a carta straccia i diritti dei precari.
In questa situazione di caos i COBAS Scuola chiedono
Un sistema di reclutamento stabile e chiaro e univoco, fondato sul doppio canale (che è già una norma di legge)
Un sistema di formazione stabile propedeutico all’insegnamento che garantisca un lavoro sicuro e non precario
L’aumento di organico del personale ATA e la formazione permanente del personale in orario di servizio
Un sistema di regole di valutazione dei titoli eque, stabili, e semplici
L’uso amichevole dei sistemi informatici che semplifichino le istanze
Un sistema di nomine trasparente (attualmente garantito solo in presenza)
Un sistema di valutazione delle domande che non punisca il mero errore materiale
Il rispetto e valorizzazione degli organi collegiali e un limite al potere dei dirigenti scolastici.