«Sarebbe gravissima una chiusura della scuola materna di Lodè, faremo di tutto perché ciò non accada.»
È questo l’allarme lanciato dalla sindaca Antonella Canu in riferimento alla situazione della scuola materna del comune baroniese, il cui destino è appeso ad un filo. Concluso l’anno scolastico in corso, difficilmente la struttura riaprirà i battenti. Troppo pochi i 5 bambini iscritti, almeno secondo l’Ufficio scolastico provinciale di Nuoro, che ha informato l’Istituto comprensivo statale “Eleonora d’Arborea” di Torpè – per ora soltanto in via informale – che nel prossimo anno scolastico non sarà attivata la sezione della scuola materna di Lodè.
«Così verrebbe a mancare un servizio fondamentale per il paese – denuncia la sindaca Antonella Canu -. Una scelta che, se confermata, rischia di far morire il nostro comune. Lodè è un centro isolato, le scuole limitrofe nelle quali si dovrebbero trasferire i bambini risultano molto lontane. Ma non solo, vorrei ricordare l’importanza sociale e didattica svolta dalla scuola nel territorio. Lo sfaldamento del gruppo classe già formatosi avrebbe delle ricadute sui bambini che, già provati dalle restrizioni anti Covid degli ultimi due anni, subirebbero un ulteriore danno psicologico ed emotivo.»
«Ci è stato comunicato che, in seguito alla chiusura della materna, sarà possibile usufruire di un docente di potenziamento per mantenere un servizio di almeno 5 ore giornaliere – precisa Antonella Canu -. Ma questo non basta, il servizio va garantito nella sua totalità. Non permetteremo che questo accada, anche in virtù del fatto che le nascite sono in aumento – nel 2021 sono nati 10 bimbi – quindi il numero degli iscritti alla materna è destinato ad aumentare.»
«La situazione è molto grave, il nostro è un comune isolato e con pochissimi servizi, io e tutta l’amministrazione comunale stiamo lavorando duramente per cercare di combattere lo spopolamento, per aumentare i servizi e salvare Lodè, ma chiudere la scuola materna significherebbe uccidere il futuro dei nostri giovani, nonché il futuro del paese. Motivo per cui siamo pronti alle barricate affinché rimanga aperta», conclude Antonella Canu.
«Chiudere la scuola materna di Lodè sarebbe una scelta grave e in palese contrasto con le disposizioni e le politiche in materia di lotta allo spopolamento appena approvate dal Consiglio regionale».
È questo il pensiero di Roberto Deriu, consigliere regionale del Partito democratico e primo firmatario di un’interrogazione (sottoscritta da tutto il gruppo del Partito democratico) in merito alla prossima chiusura della sezione della scuola materna di Lodè.
Concluso l’anno scolastico in corso, infatti, la struttura difficilmente riaprirà i battenti. Troppo pochi i 5 bambini iscritti, almeno secondo l’Ufficio scolastico provinciale di Nuoro, che ha informato l’Istituto comprensivo statale “Eleonora d’Arborea” di Torpè – per ora soltanto in via informale – che nel prossimo anno scolastico non sarà attivata la sezione della scuola materna del comune baroniese.
«Non sono assolutamente d’accordo con questa decisione, da nessun punto di vista – spiega Roberto Deriu -. Chiudere una scuola in un paese così isolato vuol dire togliere un presidio educativo e istituzionale fondamentale per la crescita dei bambini e lo sviluppo del territorio, nonché andare contro ogni indicazione europea dove si auspica invece l’aumento di strutture scolastiche. Le scuole limitrofe nelle quali si dovrebbero trasferire gli iscritti risultano molto lontane. Una situazione che creerebbe evidenti difficoltà ai bambini, già provati dalle restrizioni anti Covid degli ultimi due anni.»