Il nuovo anno accademico entra finalmente nella fase di piena operatività per tutto il sistema universitario regionale sardo così come, in particolare, per l’Ersu di Sassari, l’Ente Regionale per il Diritto allo studio Universitario del Nord Sardegna.
Dopo oltre un anno e mezzo di poche luci e tante ombre legate al difficile momento storico, caratterizzato dalla pandemia da Sars-Cov 2, che ha costretto l’ente, così come gli atenei, ad una contrazione dell’offerta e ad una attività seppur sempre garantita ma contingentata, oggi grazie all’alto tasso di vaccinazioni e al controllo sanitario il peggio parrebbe superato.
Si è finalmente tornati alla didattica tradizionale, con il cento per cento delle lezioni in presenza, e questo ha favorito anche un ritorno alla normalità all’interno delle strutture residenziali di Ersu Sassari. Per ragioni legate alla sicurezza della popolazione studentesca – perché l’emergenza Covid non è ancora in archivio – resta attivo il contingentamento degli ingressi nella mensa universitaria in via dei mille a Sassari, con il servizio di take away sempre disponibile su prenotazione per il consumo del pasto nelle proprie abitazioni.
Il nuovo anno accademico segna per l’Ersu Sassari anche per un cambio di guida al vertice: il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas ha nominato come nuovo Direttore Generale l’architetto Libero Meloni. Il neo DG, originario di Buddusò e trasferito ad Arzachena dal 1982, è stato Dirigente dell’area tecnica nel comune di Arzachena. Dal 2018 in RAS, ha ricoperto il ruolo di Direttore del Genio civile di Sassari, di recente del Servizio Tutela del Paesaggio Sardegna settentrionale, Nord Ovest. Libero Meloni prende in mano le redini dell’ente in un momento delicato per l’isola intera e specialmente per il nord ovest della Sardegna a causa della profonda crisi economica che il territorio sta attraversando, anche per via della pandemia. La tutela e la valorizzazione dell’importanza del diritto allo studio universitario saranno un faro per il percorso appena intrapreso, oltre la definizione di nuovi obiettivi per ampliare l’offerta dei servizi rivolti alla popolazione studentesca.
Le domande di borsa di studio e alloggio A.A. 2021/2022.
Un anno accademico che riparte a pieno ritmo ma che registra – forse con la complicità della pandemia – un valore negativo, una flessione verso il basso delle richieste di borse di studio e alloggio. L’Ersu Sassari come ogni anno bandisce un concorso per offrire a studenti e studentesse capaci, meritevoli e con particolari condizioni di reddito borse di studio, servizi di ristorazione e la possibilità di vivere in una delle Case che l’ente offre (quest’ultimo esclusivamente per i cosiddetti studenti/esse fuorisede): a seguito della chiusura delle procedure di bando, lo scorso mese di settembre sono pervenute 4.430 domande di borsa di studio contro le 5.200 richieste circa ricevute per l’anno accademico 2020/2021. A domandare un posto in una delle residenze dell’ente sono stati 691 studenti/esse, 140 in meno rispetto allo scorso anno. Dai dati registrati dagli uffici amministrativi il numero delle matricole che hanno presentato domanda di borsa quest’anno sono circa 400 in meno rispetto all’A.A. 2020/2021 (n 1511 AA 2021/2022 – n 1900 AA 2020/2021). Un calo che parrebbe esser stato registrato anche nel resto dell’isola e probabilmente fortemente condizionato dalla difficile situazione economica delle famiglie sarde a seguito dei ripetuti lock down. Per conoscere quanti, tra chi ha fatto domanda di borsa di studio, è in possesso dei requisiti di idoneità bisognerà attendere la pubblicazione delle graduatorie di merito, la cui formalizzazione è prevista per la fine del mese di novembre.
L’assegnazione dei posti letto nelle residenze.
Sono già stati assegnati, invece, i posti letto nelle residenze. A fronte di 691 domande ed una disponibilità come da bando di 504 alloggi, a seguito delle procedure amministrative di controllo è emerso che gli e le aventi diritto erano 565: tra questi una percentuale consistente ha rinunciato all’assegnazione per motivi indipendenti dall’Ersu. I posti letto effettivamente consegnati sono stati 431, soddisfacendo quindi il 100% delle richieste degli aventi diritto. Ad oggi, quindi, restano liberi 73 posti letto.
Il direttore generale di Ersu Sassari Libero Meloni: «Inizio il mio mandato in un momento delicato, che vede il graduale ritorno alla normalità, della vita nelle nostre università, dopo l’emergenza pandemica. I ragazzi necessitano di attenzione posto che la didattica a distanza li ha privati di quella componente di socialità che risulta caratterizzante nell’esperienza formativa complessiva. Il mio impegno è volto a garantire l’erogazione al meglio dei servizi propri dell’ente, in sicurezza e possibilmente, a migliorare l’offerta attraverso l’ascolto e la valutazione delle istanze che pervengono dagli studenti stessi, se rispettose della norma e improntate a canoni di correttezza e funzionalità».
Il presidente di Ersu Sassari Massimo Sechi: «Questa situazione richiede certamente una revisione da parte dell’ente degli obiettivi finora perseguiti con una maggiore presa di coscienza della necessità di migliorare lo standard ed il numero dei servizi resi ad una popolazione studentesca che nei numeri certamente risente del calo demografico ma anche della nuova crisi sociale ed economica che attraversa il nostro territorio. Chiaro che nuove soluzioni impongono la conferma degli attuali finanziamenti FSC e la ricerca di nuove risorse dal PNRR. Ma non basta, ci si dovrà concentrare con UNISS, per esempio, sulla possibilità di finanziare docenti istitutori all’interno delle residenze per accompagnare gli studenti oltre che alle attività di studio anche a tutte le occasioni di approfondimento culturale e sociale che ben si integrano con la nostra città».