Martedì negli uffici del Settore Politiche, servizi e coesione sociale del comune di Sassari si è tenuto l’incontro finale del progetto Scuola Attiva, partito nel territorio sassarese lo scorso anno scolastico e che, rivolto a tre target differenti, si è sviluppato in quattro azioni: formazione, educazione, attivazione e creazione di un team.
Il percorso, finanziato dalla Fondazione di Sardegna, ideato e sviluppato dalla Onlus ReTe per il Sociale in collaborazione con il Settore Servizi sociali ha avito l’obiettivo di sostenere bambini e ragazzi con problemi cognitivi ed emotivi proponendo attività sociali di inclusione e di integrazione.
L’iniziativa ha visto coinvolti un centinaio di studenti attraverso incontri in classe, per osservare le situazioni più critiche fornendo contestualmente agli insegnanti strategie per fronteggiarle. A questo si aggiunge il corso per la gestione degli effetti della pandemia nelle classi medie. Le attività in classe si sono svolte a novembre.
Inoltre è stato creato un team interno a ogni scuola per individuare e affrontare le difficoltà di apprendimento, comportamentali ed emotive degli studenti.
Il percorso, finanziato dalla Fondazione di Sardegna, ideato e sviluppato dalla Onlus ReTe per il Sociale in collaborazione con il Settore Servizi sociali ha avito l’obiettivo di sostenere bambini e ragazzi con problemi cognitivi ed emotivi proponendo attività sociali di inclusione e di integrazione.
L’iniziativa ha visto coinvolti un centinaio di studenti attraverso incontri in classe, per osservare le situazioni più critiche fornendo contestualmente agli insegnanti strategie per fronteggiarle. A questo si aggiunge il corso per la gestione degli effetti della pandemia nelle classi medie. Le attività in classe si sono svolte a novembre.
Inoltre è stato creato un team interno a ogni scuola per individuare e affrontare le difficoltà di apprendimento, comportamentali ed emotive degli studenti.
Antonio Caria