Evitare le discriminazioni tra uomo e donna è l’obiettivo del Piano per l’uguaglianza di genere approvato, nei giorni scorsi, dal Senato accademico e dal Consiglio di Amministrazione dell’Università di Cagliari.
L’iniziativa rientra all’interno del progetto “Supporting the promotion of equality in research and academia”.
«La parità di genere e l’inclusione sono parole chiave del nostro Piano Strategico – ha dichiarato la Rettrice, Maria Del Zompo -. In un periodo storico in cui finalmente questi temi stanno spesso rimbalzando nel dibattito pubblico, il nostro Ateneo ha scelto da tempo di passare ai fatti: il Piano per l’uguaglianza di genere si affianca al Bilancio di genere, che conterrà tutte le azioni intraprese per far sì che concetti come questi non rimangano sulla carta, o – peggio – restino come vuote enunciazioni di principio.»
Un documento che prevede 32 azioni, divise in 4 aree chiave, che tracciano un percorso di cambiamento istituzionale di medio-lungo periodo.
«La costruzione di un gender equality plan è un momento importante per un’istituzione – ha aggiunto Luigi Raffo, responsabile scientifico del progetto Supera -. È il momento in cui guarda a se stessa in termini critici, cerca di capire da dove provengono le inefficienze di cui le diseguaglianze sono il frutto e cerca di impostare le azioni per eliminare tali ostacoli. Abbiamo inquadrato questo processo nella cornice di un progetto selezionato, finanziato e monitorato dalla Comunità Europea, con scadenze e obiettivi definiti. Abbiamo lavorato con un gruppo di lavoro interdisciplinare, con diverse sensibilità e aspettative. La nostra Università sta seguendo questo percorso, non senza fatica, ma certamente con grandi soddisfazioni. Si tratta di azioni che richiedono del tempo prima di fornire risultati evidenti misurabili ma l’Università di Cagliari, che ha nelle proprie corde una profonda attenzione alla parità di genere, intende investirci tempo ed energie.»
L’iniziativa rientra all’interno del progetto “Supporting the promotion of equality in research and academia”.
«La parità di genere e l’inclusione sono parole chiave del nostro Piano Strategico – ha dichiarato la Rettrice, Maria Del Zompo -. In un periodo storico in cui finalmente questi temi stanno spesso rimbalzando nel dibattito pubblico, il nostro Ateneo ha scelto da tempo di passare ai fatti: il Piano per l’uguaglianza di genere si affianca al Bilancio di genere, che conterrà tutte le azioni intraprese per far sì che concetti come questi non rimangano sulla carta, o – peggio – restino come vuote enunciazioni di principio.»
Un documento che prevede 32 azioni, divise in 4 aree chiave, che tracciano un percorso di cambiamento istituzionale di medio-lungo periodo.
«La costruzione di un gender equality plan è un momento importante per un’istituzione – ha aggiunto Luigi Raffo, responsabile scientifico del progetto Supera -. È il momento in cui guarda a se stessa in termini critici, cerca di capire da dove provengono le inefficienze di cui le diseguaglianze sono il frutto e cerca di impostare le azioni per eliminare tali ostacoli. Abbiamo inquadrato questo processo nella cornice di un progetto selezionato, finanziato e monitorato dalla Comunità Europea, con scadenze e obiettivi definiti. Abbiamo lavorato con un gruppo di lavoro interdisciplinare, con diverse sensibilità e aspettative. La nostra Università sta seguendo questo percorso, non senza fatica, ma certamente con grandi soddisfazioni. Si tratta di azioni che richiedono del tempo prima di fornire risultati evidenti misurabili ma l’Università di Cagliari, che ha nelle proprie corde una profonda attenzione alla parità di genere, intende investirci tempo ed energie.»
Antonio Caria