In risposta alla grave emergenza idrica che sta colpendo i comuni della Baronia e a seguito dei tavoli tecnici tenuti dall’EGAS il 22 e 23 maggio ed in ultimo della cabina di regia regionale tenutasi il 24 maggio, i vertici dell’Ente di Governo dell’Ambito della Sardegna e del Gestore unico Abbanoa SpA, con le relative strutture tecniche, hanno svolto negli ultimi due giorni una serie di sopralluoghi, alla presenza dei sindaci, nelle infrastrutture idriche a servizio dei comuni della Baronia (Budoni, San Teodoro, Posada, Torpè e Siniscola), colpiti dall’attuale emergenza.
Le visite hanno preso il via ieri nei centri di Budoni e San Teodoro e sono proseguite oggi nei comuni di Posada, Torpè e Siniscola.
Lo scopo di questi incontri tecnici è stato quello di valutare le iniziative già messe in atto e quelle da realizzare a breve termine, con l’obiettivo di garantire effetti concreti e immediati per il risparmio della risorsa idrica fornita attualmente dall’invaso del Maccheronis, oltre alla realizzazione di opere per nuovi apporti da pozzi di subalveo, con alimentazione da altri schemi acquedottistici, e ulteriori iniziative in fase di valutazione. Questi incontri sono stati l’occasione, in particolare, per verificare lo stato di avanzamento delle opere relative alla campagna di bonifica dalle perdite idriche affioranti nei centri abitati, già avviate e in via di completamento da parte del Gestore unico e dell’avanzamento dei programmi in corso, finalizzati alla riduzione delle perdite, finanziati da fondi PNRR e FSC. I sopralluoghi hanno rappresentato anche un’importante opportunità per incontrare i sindaci dei territori coinvolti dall’emergenza idrica, facilitando un confronto diretto e costruttivo sulle misure da adottare.
I primi cittadini hanno proposto di utilizzare risorse sotterranee esistenti e di nuovo escavo e poter attingere da fonti alternative al fine di contrastare l’emergenza. In particolare il sindaco di San Teodoro ha richiesto di disporre di una maggiore quantità di risorsa proveniente dall’invaso del Liscia, mentre il sindaco di Torpè ha avanzato l’esigenza di alimentare quanto prima il proprio centro abitato con risorse disponibili a valle della diga, attraverso la realizzazione di un’opera di presa galleggiante, già utilizzata in passato.
Tutte le proposte tecnicamente attuabili verranno trasmesse all’assessorato ai Lavori Pubblici della RAS con le relative quantificazioni economiche.
«La nostra presenza nei territori colpiti dalla crisi idrica dimostra l’impegno costante e la nostra massima collaborazione con tutte le parti coinvolte per contribuire a contenere l’emergenza e cercare di garantire che l’acqua per l’uso idropotabile non venga meno in Baronia», ha detto il presidente dell’EGAS Fabio Albieri.