Nei giorni scorsi si è svolto un incontro d’emergenza tra l’Agenzia Regionale del Distretto Idrografico della Sardegna, Abbanoa S.p.A., Enas e i comuni di Escalaplano e Perdasdefogu.
per affrontare con urgenza la crisi idrica c L’obiettivo primario dell’incontro era quello di individuare e implementare misure immediate per garantire l’approvvigionamento idropotabile. Attualmente, l’acqua potabile per questi comuni proviene da un campo pozzi sul Rio Flumineddu, in località Is Clamoris, dove dei quattro pozzi presenti, solo tre sono operativi a causa dei danni provocati dall’alluvione del 2013
Nel corso della riunione è emerso come Il sistema di sollevamento da pozzi ha mostrato segni di crisi, in parte dovuti alle scarse precipitazioni, richiedendo rilasci cadenzati dall’invaso del Flumineddu a Capanna Silicheri. I recenti rilasci, le risorse disponibili e le valutazioni sull’alta dispersione dei volumi utilizzati hanno evidenziato l’esigenza di ottimizzare l’utilizzo del volume restante presente nell’invaso, interamente destinato all’uso idropotabile.
L’egas ha proposto la creazione di un Gruppo di Lavoro composto da Adis, Enas, Egas, Abbanoa e Comuni coinvolti, per monitorare e gestire il sistema di approvvigionamento. Il piano sperimentale prevede una gestione ottimizzata degli scarichi dall’invaso del Flumineddu per risparmiare acqua senza compromettere l’alimentazione idrica ordinaria.
Il futuro prevede che Escalaplano venga alimentato interamente dal lago di Mulargia, mentre Perdasdefogu continuerà ad essere servito in parte dai pozzi attuali e in parte della risorsa idrica proveniente dal lago di Mulargia, attraverso l’impianto di potabilizzazione di Monte Moretta.
«La collaborazione tra tutti gli enti coinvolti è di fondamentale importanza per superare questa emergenza. Unendo le forze e lavorando in sinergia possiamo trovare soluzioni efficaci e durature, a beneficio di tutti i cittadini», dice il presidente Fabio Albieri.
Antonio Caria